Riassunto analitico
La presente tesi vuole evidenziare lo studio effettuato su due software per la traduzione assistita (nello specifico SDL Trados e MemoQ) mediante l'inserimento del testo "Unicredit CSR Report 2011", precedentemente analizzato durante le lezioni del corso di English Mediation and Translation, oltre all'analisi dei risultati provenienti da un questionario pubblicato online sul tema dei CAT tools, di carattere più generico. Sono stati analizzati in primo luogo i programmi informatici esistenti per la traduzione assistita, principalmente sottolineando il loro funzionamento a livello di software e gli strumenti comuni (tra cui memorie di traduzione, banche dati terminologiche e allineamento dei segmenti di testo) presenti in tutte le versioni e le tipologie di CAT tools. Successivamente sono stati analizzati più nel dettaglio, elencandone le caratteristiche, i due programmi più utilizzati a livello mondiale (basandosi sugli articoli e il materiale reperiti nella prima fase di ricerca) ossia SDL Trados e MemoQ. Inoltre è stata brevemente presentata l'alternativa informatica della traduzione automatica, riportando come esempio Google Translate, il suo sviluppo, i suoi vantaggi a livello di costo efficienza e il suo inappropriato uso in determinate circostanze. Si è passato poi al vero e proprio utilizzo degli strumenti: scaricando la versione di prova mensile e gratuita messa a disposizione sui canali ufficiali dei programmi, è stato inserito all'interno di ognuno il testo del report di Unicredit. Si vuole specificare che l'intento dell'analisi non era la traduzione del testo, già esistente, ma bensì l'impatto che questi software hanno su un testo contenente varie tipologie testuali (informativo, descrittivo, specialistico). Dallo studio sono emerse alcune problematiche, soprattutto per quanto riguarda la mancanza di accurate memorie di traduzione, sebbene fossero stati inseriti molteplici corpus (distribuiti durante lo svolgimento del corso di studi) e memorie di traduzione scaricate dai canali istituzionali dell'Unione Europea. Non vi sono stati, al contrario di quanto stimato in precedenza, gravi problemi per quanto concerne il genere testuale del testo di partenza. Contemporaneamente è stato creato, mediante le funzionalità offerte da Google, un questionario anonimo sull'uso e la conoscenza dei CAT tool: è stato inoltrato a diversi traduttori professionisti, studenti di lingua, professori del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali di Unimore e altre persone senza confermata familiarità con la traduzione. Le risposte totali registrate sono state 122 e i risultati hanno testimoniato una poca conoscenza dei programmi informatici per la traduzione assistita, oltre ad una serie di suggerimenti e modifiche da apportare sui programmi già esistenti e utilizzati dai professionisti del settore. Dalle analisi effettuate si è quindi concluso che gli strumenti informatici per la traduzione assistita hanno ancora necessità di miglioramenti, sono stati infine suggeriti alcuni cambiamenti e inclusioni che potrebbero rendere più semplice ed immediato l'utilizzo dei programmi, facendo riferimento alla letteratura presente sulle Translation WorkStation.
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Abstract
This dissertation aims to highlight the study carried out on two software for assisted translation (specifically SDL Trados and MemoQ) by entering the text "Unicredit CSR Report 2011", previously analyzed during the English Mediation and Translation course, as well as the analysis of the results from a questionnaire published online on the topic of CAT tools, of a more generic nature.
Existing IT programs for assisted translation were first analyzed, mainly underlining their functioning at the software level and the common components (including translation memories, terminology databases and alignment of text segments) present in all CAT tools. Subsequently, they were analyzed in detail, listing the characteristics of the two most used programs worldwide (based on the articles and material found in the first research phase), namely SDL Trados and MemoQ. Furthermore, the IT alternative of machine translation was briefly presented, giving Google Translate as an example, its development, its advantages in terms of cost efficiency and its inappropriate use in certain circumstances.
Then the research work moved on to the actual use of the tools: by downloading the 30-days and free trial version available on the official channels of the programs, the text of the Unicredit report was inserted in each one. It is important to specify that the aim of the analysis was not the translation of the text, but the impact that these softwares have on a text containing various textual genres (informative, descriptive, specialized). Some problems emerged from the study, especially regarding the lack of accurate translation memories, although multiple corpus (distributed during the course of the course of study) and translation memories downloaded from the institutional channels of the European Union had been inserted. Contrary to what was previously estimated, there were no serious problems regarding the textual genre of the source text.
At the same time, an anonymous questionnaire on the use and knowledge of CAT tools was created using the features offered by Google: it was spread to various professional translators, language students, professors of the Department of Linguistic and Cultural Studies of Unimore and other people without confirmed familiarity with language studies. The total amount of recorded answers was 122 and the results proove a lack of knowledge of the computer programs for assisted translation, as well as a series of suggestions and modifications to be made on the already existing programs and used by professionals in the sector.
From the analysis carried out it was therefore concluded that the IT tools for assisted translation still need improvements, finally some changes and inclusions that could make the use of the programs easier and more immediate were suggested, referring to the literature on the Translation WorkStations .
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