Riassunto analitico
Nella metà del XIX secolo il decisivo aumento della produzione e del consumo dei beni, la costante crescita degli scambi commerciali e l'innovazione tecnica dei mezzi di trasporto hanno determinato un notevole incremento dei trasporti su strada e, conseguentemente, il bisogno di una normativa internazionale. Al fine di rimuovere qualsiasi ostacolo giuridico e di facilitare, in tal modo, lo sviluppo delle relazioni commerciali internazionali, sono intervenute le disposizioni della Convenzione di Ginevra del maggio 1956, conosciuta con l’acronimo di CMR, in vigore attualmente nel suo testo originario, con eccezione di alcune modifiche relative al limite indennitario. In conformità con il preambolo della Convenzione di Ginevra, le parti contraenti hanno riconosciuto l'utilità di regolare in modo uniforme le condizioni del contratto di trasporto internazionale di merci su strada, specie per quanto concerne i documenti utilizzati per questo trasporto e la responsabilità del vettore. A tale riguardo, si può evidenziare come lo scopo principale della Convenzione CMR sia quello di fornire una "legge uniforme" che stabilisca i diritti e le responsabilità del mittente, del vettore e del destinatario in relazione al trasporto internazionale di merci su strada. Ad ogni modo, la volontà degli Stati membri di disciplinare uniformemente le condizioni del trasporto internazionale di merci su strada è stata minata da numerosi problemi interpretativi, e successivamente, applicativi di varie disposizioni della CMR considerate vaghe e poco chiare. Per questo motivo, la presente tesi mira ad analizzare le principali difficoltà di interpretazione delle disposizioni che hanno compromesso o possono compromettere l'applicazione uniforme della CMR. A tale proposito, il presente studio mostra come una corretta lettura delle suddette disposizioni, reputate altamente ambigue, possa facilitarne una disciplina uniforme tra gli Stati membri. In quest’ottica, è stato volutamente deciso di concentrarsi solo su un numero limitato di disposizioni, in modo da poterle analizzare e trattare in modo più dettagliato. In particolare, l'analisi si basa principalmente sul “Chapter IV-Liability of the Carrier” del CMR, che comprende disposizioni dettagliate che definiscono la responsabilità del vettore in caso di danno, perdita o mancato rispetto della consegna e disposizioni che definiscono l'entità del risarcimento dovuto dal vettore in caso di mancato rispetto dei suoi obblighi contrattuali.
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Abstract
In the middle of the XIX century, the increase in the production and consumption of goods, the increasing growth in commercial trade and the technical innovation of means of transport led to a considerable increase in road transport and, consequently, to the need for international regulations.
In order to remove any legal obstacles and to facilitate the development of international trade relations, a multilateral treaty, generally known as CMR, is concluded in Geneva on May 1956 under the aegis of UNECE. The original version of the CMR is currently in force, except for some changes related to the maximum limit of compensation.
In line with the preamble of the CMR, the parties have “recognized the desirability of standardizing the conditions governing the contract for international carriage of goods by road, particularly with respect to the documents used for such carriage and to the carrier’s liability”. In this respect, it should be argued that the main goal of the CMR Convention is to provide a “uniform law” setting forth the contractual relations for the international carriage of goods by road between the parties involved in road transport- the sender, the carrier and the consignee.
However, many States that are party to the CMR have experienced many problems in determining the correct interpretation and subsequent application of some certain vague and very unclear provisions. For this reason, this thesis aims to analyse the main difficulties of interpretation of certain provisions, which have compromised or may compromise the uniform application of the CMR. For this purpose, this study shows the correct interpretation of the most ambiguous provisions in order to achieve a uniform discipline among the member states.
In this regard, it has been deliberately chosen to focus only on a limited number of provisions, so that they may be analysed and dealt with in more detail. In particular, the analysis is mainly based on the CMR's “Chapter IV-Liability of the Carrier” which includes detailed provisions defining the carrier's liability arising from damage, loss or failure to comply with delivery and provisions defining the extent of compensation payable by the carrier in the event of non-compliance with its contractual obligations.
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