Riassunto analitico
L’interesse di questa tesi verte sullo studio organizzativo e comparativo di tre mostre monografiche dedicate ad Antonio Allegri detto “il Correggio” realizzate nel 1935 e nel 2008 tra Parma e Roma. Come necessario punto di partenza, sono state studiate le vicende biografiche del pittore parallelamente alla sua evoluzione stilistica, rilevando, in particolare, quelle questioni problematiche ancora irrisolte inerenti alla sua formazione giovanile, al suo inevitabile, benché non documentato, viaggio a Roma, nonché il rapporto fra temi sacri e temi profani nella fase della maturità. Tale approfondimento ha permesso di compiere un’analisi critica delle scelte adottate dal comitato scientifico di ogni mostra sul Correggio che, selezionando o escludendo l’esposizione di alcune opere piuttosto che di altre, ne determina le finalità divulgative. Utilizzando i cataloghi delle mostre quali fonti documentarie principali, è stato possibile ricostruire gli aspetti organizzativi degli eventi culturali in questione identificando analogie e diversità in termini di allestimento, partnership, progetto scientifico e funzionalità didattica. In conclusione, gli elementi emersi dalla presente analisi suggeriscono una tendenza diffusa da parte degli enti organizzativi a concepire e realizzare mostre d’arte quali vere e proprie operazioni commerciali e turistiche piuttosto che occasioni di formazione e riflessione individuale e collettiva.
|
Abstract
This study looks at the organization of three monographic exhibitions dedicated to the Italian painter Antonio Allegri known as “Correggio” taken in Parma and Rome between 1935 and 2008. Firstly, the paper provides an in-depth examination of both the biography and the artistic career of Correggio by investigating some problematic matters that still now need solutions. Critics set a focus on his young formation, his necessary, although undocumented, trip to Rome or, finally, on his fascination for religious and mythological subjects. This method of research allows the readers to adopt a critical approach that investigates the reasons behind the selection and the exclusion of some paintings rather than others in occasion of each exhibition. Then, the comparison of the three art catalogue sheds light on the organizational features of these ephemeral events, such as the display of artworks, partnership programs and scientific and informative purposes. Lastly, despite the divergent focus of research of each exhibition, the collected data suggest that economic and lucrative goals often take priority over cultural and educational ones.
|