Riassunto analitico
Come furono percepiti e commentati, dai collaboratori del settimanale londinese The New Age, gli avvenimenti che interessarono l’Impero Ottomano e i suoi possedimenti europei, nel periodo compreso tra la rivoluzione dei Giovani Turchi (estate 1908) e l’estate del 1914? Quali furono le principali posizioni che emersero tra gli intellettuali britannici? In quale misura tali posizioni rappresentavano il pensiero del resto dei sudditi di sua maestà? Ma soprattutto in quale maniera è possibile legare le opinioni e i pensieri degli intellettuali britannici - che prenderemo in esame - con il più ampio e complesso sistema dell’identità culturale? In altre parole, attraverso quali strumenti e categorie concettuali si è strutturata l’identità britannica negli anni immediatamente precedenti il deflagrare della prima guerra mondiale? L’obiettivo del presente lavoro è quello di dare risposta ai quesiti appena elencati. Si è deciso di prendere come punto di riferimento, nell’analisi della società britannica, lo studio del settimanale The New Age per una serie di fattori interdipendenti. In primo luogo perché nonostante abbia ricoperto un ruolo «importante all’interno del panorama politico e culturale britannico pre-guerra» sono stati pochi gli studi storici che lo hanno preso in considerazione in virtù, a detta dello storico dell’economia John Finlay, del fatto che si tratta una rivista «troppo difficile da classificare». La natura eterogenea della rivista può presentare dei rischi nel riuscire a giungere al necessario grado di generalizzazione teorica. Tuttavia, se adottate le dovute precauzioni metodologiche, credo che offra la possibilità di fare emergere con chiarezza tutta la complessità e la molteplicità delle visioni politiche, ideologiche e culturali della società edoardiana e dei suoi osservatori. Per quanto riguarda l’analisi dell’identità culturale il punto di partenza risiede nella convinzione che non si possono comprendere appieno i discorsi strutturanti l’identità culturale limitandosi ad analizzare solo quelli prodotti all’interno della comunità, per quanto eterogenea e sfaccettata essa sia. Di conseguenza appare indispensabile studiare i processi e i discorsi fondanti la costituzione identitaria passando anche attraverso l’incontro/scontro con l’alterità. Con ciò che è distante fisicamente, geograficamente e - soprattutto - culturalmente. Si tratterà, in conclusione, di favorire una visione olistica della società attraverso una descrizione storica che tenda a privilegiare le sfumature, e i punti di contatto, tra i diversi elementi costitutivi della società; piuttosto che considerare ciascun aspetto come un unicum a sé stante slegato dal resto
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Abstract
How were perceived and discussed by the contributors of the London weekly The New Age, the events that affected the Ottoman Empire and its European possessions in the period between the revolution of the Young Turks (summer 1908) and the summer of 1914? What were the main
positions that emerged among British intellectuals? To what extent these positions represented the thinking of the rest of the subjects of the kingdom? But above all, in what way can we tie the views and thoughts of British intellectuals we will examine, with the large and complex system of cultural identity? In other words, through which instruments and conceptual categories the British identity was structured in the years before the eruption of the First World War?
The objective of my thesis would be to provide answers to the questions listed above.
It was decided to take the weekly The New Age as a case study for the analysis of British
society mainly because despite having played an “important role in pre-war British politics”11 and culture, few historical studies have been written, according to John Finlay, because it’s “so hard to categorize”. The heterogeneous nature of the magazine can present challenges in being able to reach the necessary level of theoretical generalization. Nevertheless, if proper methodological precautions are taken, I think it gives a chance to bring out clearly all the complexity and multiplicity of political views, ideological and cultural of Edwardian society and its observers.
Briefly considering the cultural identity outlook, it was decided to take this perspective to ensure proper depth to the analysis. The starting point lies in the belief that the speeches structuring cultural identity can not be fully understand by merely analyzing those products within the community itself, however it is diverse and multifaceted. Therefore it is essential to study the processes and discourses founding the identity constitution passing through the meeting/struggle with otherness. With what is physically distant, geographically and - above
all - culturally.
The aim is to promote a holistic view of society through a historical description tending to favor the nuances, and the points of contact between the various components of society; rather than considering each aspect as a unit in itself detached from the rest.
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