Riassunto analitico
Tra i cambiamenti fibrocistici della mammella che colpiscono più del 50% delle donne nel corso della loro vita, le macro cisti rappresentano la lesione più frequente con un’incidenza di circa il 7% tra le donne adulte nel mondo occidentale. Studi sulla composizione biochimica di fluidi cistici (BCF), hanno riportato una differente distribuzione della concentrazione di molti cationi, ormoni, proteine, e fattori di crescita in essi contenuti. La consistenza di questi risultati ha portato all’ identificazione di due principali tipi di cisti al seno: le cisti di Tipo 1 o apocrine, rivestite da cellule epiteliali apocrine metabolicamente attive; e le cisti di Tipo 2 o appiattite, caratterizzate principalmente da una composizione biochimica simile a quella trovata nel plasma, e rivestite da cellule epiteliali appiattite prive di metabolismo ipertrofico. Sebbene le cisti al seno non rappresentino di per sé una condizione preneoplastica, molti studi clinici hanno dimostrato un aumentato rischio di cancro al seno nelle donne che hanno avuto una o più cisti, rispetto alla corrispondente popolazione generale; in particolare le cisti di tipo I sembrano essere quelle a cui è associato un maggior rischio di tumore al seno. Altri studi, tuttavia, sembrano non confermare questa correlazione, che rimane tutt’ora materia di dibattito. Ad oggi è stata ampiamente studiata e caratterizzata la composizione ormonale, proteica e lipidica dei BCF, ma non vi sono dati in letteratura riguardo al loro contenuto di carboidrati, in particolare i glicosaminoglicani (GAGs), complesse molecole polisaccaridiche, lineari, presenti sulla superficie delle cellule e nella matrice extracellulare, capaci di legare e regolare una vasta gamma di proteine, incluso chemochine, citochine, fattori di crescita, enzimi e molecole di adesione. Studi in letteratura hanno dimostrato che il tessuto canceroso della ghiandola mammaria, rispetto al tessuto sano, mostra un profilo alterato dei GAGs, rivelando differenze quantitative e qualitative, oltre a differenze strutturali e specifici gradi di solfatazione delle catene dei GAGs. Il seguente lavoro di tesi mostra per la prima volta la determinazione e caratterizzazione strutturale dei GAGs estratti e purificati da fluidi prelevati da cisti apocrine e appiattite. È stata identificata una forma oversolfatata di condroitin solfato E (CS-E) nei fluidi cistici, pur non mostrando una differente distribuzione nei due tipi di cisti; è stato inoltre purificato ed analizzato l’eparan solfato (HS) che, invece, rivela una struttura significativamente differente nei due tipi di cisti. Questa diversità strutturale del backbone dell’HS, potrebbe comportare una differenziale regolazione dei fattori di crescita e dei biocomposti attivi presenti nei fluidi cistici. I proteoglicani contenenti HS (HSPGs), si trovano principalmente nella matrice extracellulare e sulla superficie cellulare, sono coinvolti nel signaling cellulare, nell’adesione cellulare, nell’assemblaggio della matrice extracellulare e nel deposito di fattori di crescita. Molti studi evidenziano una forte correlazione tra l’espressione di specifici HSPGs e il potenziale invasivo e metastatico delle cellule di tumore al seno. Quindi, la conoscenza dettagliata delle caratteristiche strutturali di questo GAG nei fluidi cistici può essere un valido aiuto per identificare dei marcatori utili in medicina.
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