Riassunto analitico
Il presente lavoro fa seguito ad una serie di studi riguardanti gli effetti di differenti dosi del fitoestrogeno ferutinina (comparate a somministrazione di estradiolo) nella prevenzione e nella cura dell’osteoporosi in ratti ovariectomizzati. I risultati sulle valutazioni della massa ossea hanno dimostrato che la ferutinina sembra essere più efficace nel prevenire l’osteoporosi se somministrata a dosi di 2 mg/kg/giorno, sia rispetto alla terapia a base di estrogeni, che rispetto a somministrazioni di dosi inferiori di ferutinina (0,5-1 mg/kg/ giorno). In questo studio, sono stati valutati, tramite analisi morfologiche e istomorfometriche, gli effetti della somministrazione cronica (della durata di un mese) di differenti dosi di ferutinina sull’utero e sulla ghiandola mammaria di ratti Sprague-Dawley ovariectomizzati, in confronto agli effetti determinati dalla somministrazione di estradiolo benzoato. E ' molto importante verificare se le stesse dosi che promuovono effetti benefici sulla massa ossea, possano anche esercitare un effetto protettivo nei confronti della proliferazione delle cellule epiteliali della ghiandola mammaria e dell’endometrio uterino. A tal fine, sono state eseguite specifiche analisi che hanno permesso di valutare sia la presenza e la quantità della proliferazione cellulare, tramite saggi immunoistochimici per marker tumorali (come l’antigene nucleare Ki67, strettamente legato al ciclo cellulare) sia l’entità dell’apoptosi, evidenziata tramite la metodica TUNEL. Com’è noto, il “balance” tra proliferazione cellulare e apoptosi risulta alterato nel contesto dei meccanismi di insorgenza del processo di carcinogenesi. I risultati ottenuti nel presente studio suggeriscono che l’effetto della ferutinina sembra essere dose-dipendente e che la somministrazione di dosi di 2 mg/kg/giorno, determina un aumento del valore dell’indice apoptotico a livello delle cellule epiteliali analizzate, suggerendo l’ipotesi che la ferutinina possa esercitare un’azione protettiva più efficace nel contrastare l'insorgenza del carcinoma mammario e uterino sia rispetto alla somministrazione di dosi inferiori di ferutinina, sia alla somministrazione di estradiolo benzoato.
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