Riassunto analitico
Questa tesi ha l’intenzione di analizzare il periodo storico e di dittatura compreso tra il 1976 e il 1983 che cambiò le sorti di Argentina e Chile non solo a livello politico e militare ma in modo specifico, nell’ambito della letteratura e delle opere che la seconda generazione di questo periodo, la generazione chiamata “los hijos”, ha dato alla luce. Si tratta di testi, questi ultimi, che prenderanno il nome di racconti della autofizione/autobiografici = “relatos de la autoficcion/ autobiograficos” e che per essere tali avranno le caratteristiche di un racconto con tratti della storia narrata, inventati, mentre altri saranno realmente accaduti. Verrà posta attenzione al periodo storico e alle azioni compiute dai membri della dittatura nei confronti degli attivisti, in quanto fondamentale per capire i motivi che hanno portato i figli a scrivere di questo periodo e quali sono e quali sono stati i sentimenti e i temi comuni di tali opere che oggi vengono analizzate e considerate di grande importanza . Questa tesi intende portare alla luce alcune delle opere di maggiore importanza come quelle di Marta Dillon, Patricio Pron e Julian López in quanto capaci di offrire la perfetta rappresentazione dei sentimenti e delle opinioni di quello che i figli di seconda generazione provano e hanno provato a causa di questo periodo. Verrà posta attenzione sui sentimenti e sull’obbiettivo di ricerca sfrenata di questi HIJOS nei confronti di quelle persone, familiari e non, che sparirono senza lasciare nessuna informazione o pochissime su di essi, e che quindi a causa della dittatura lasciarono una generazione senza un passato, ma solo con un futuro incerto. Verranno analizzati e messi poi a confronto alcuni dei temi che ricorrono maggiormente in questa tipologia di testi autobiografici e che per questo li rendono molto sentimentali e veri. Parole chiave: passato, memoria, dittatura, racconto, autobiografia.
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