Riassunto analitico
La pronuncia è uno degli aspetti più difficili dell’apprendimento delle lingue ed è influenzata da diversi fattori. Uno di questi è stato dimostrato essere l’ortografia, soprattutto nei soggetti che parlano italiano come prima lingua, a causa della trasparenza dell’ortografia dell’italiano. Questa tesi esplora il fenomeno della geminazione consonantica nella pronuncia dell’inglese da parte di soggetti che parlano l’italiano come prima lingua (L1) e che hanno acquisito l’inglese come lingua aggiuntiva (L+). Lo studio sperimentale si inserisce in un contesto di studi linguistici più ampio riguardante l’apprendimento dell’inglese come lingua aggiuntiva e l’influenza della prima lingua nell’acquisizione delle lingue aggiuntive. In particolare, si indaga se e in che misura la rappresentazione ortografica delle parole inglesi influisca sulla durata delle consonanti prodotte dai parlanti italianoL1-ingleseL+ rispetto ai parlanti inglese britannico come prima lingua. Lo studio ha coinvolto un campione di partecipanti provenienti dal centro-sud Italia, profili linguistici variegati, competenza linguistica in inglese e livello di esposizione alla lingua aggiuntiva, e un gruppo di controllo di parlanti ingleseL+. I volontari sono stati sottoposti a esperimenti di produzione e percezione in lingua inglese, sebbene questa tesi si concentri principalmente sulla produzione. I partecipanti hanno eseguito un compito di ripetizione di parola, producendo parole omofone che differiscono nello spelling di una consonante, come finish (‘finire) e Finnish (‘finlandese’). I dati sono stati raccolti e analizzati attraverso misurazioni acustiche sulla durata delle consonanti. I risultati dei test statistici mostrano una differenza significativa tra i due gruppi. La durata consonantica dei parlanti ingleseL1 non è stata influenzata dalla forma ortografica, mentre nei partecipanti che parlano italianoL1- ingleseL+ è stata osservato un allungamento sistematico delle consonanti rappresentate ortograficamente con lettere doppie, suggerendo un’influenza ortografica. Questi risultati sono coerenti con gli studi precedenti che evidenziano come la rappresentazione ortografica induca i parlanti italianoL1 a percepire e a produrre la geminazione nelle lingue aggiuntive nonostante l’assenza di una differenza di durata nella lingua target. Dal punto di vista teorico, questa ricerca contribuisce alla comprensione del legame tra ortografia e fonologia nell’apprendimento delle lingue aggiuntive e offre spunti per il miglioramento della didattica delle lingue straniere.
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