Riassunto analitico
La presente ricerca si propone di esplorare il ruolo educativo e formativo che il canto corale può assumere nell’età infantile, analizzando le ricadute sullo sviluppo di competenze trasversali all’ambito musicale, nei bambini. Attraverso un’analisi storica e didattico-normativa, l’obiettivo è quello di restituire un quadro completo di come l’educazione corale si sia evoluta nel tempo e in relazione alle istituzioni scolastiche. Tramite poi un’analisi sia teorica che pratica, si è cercato di comprendere gli effetti dell’esperienza corale su chi vi partecipa, al fine di coglierne la rilevanza come strumento di crescita da implementare progressivamente nelle scuole, affinché possa offrire nuove prospettive per l’educazione musicale in Italia.
L’educazione musicale, nel sistema scolastico italiano di ieri e di oggi, ha sempre avuto un ruolo marginale e subordinato rispetto ad altre discipline, e il valore formativo della musica non è mai stato pienamente riconosciuto.
Per questo motivo, ho scelto di iniziare la mia trattazione con un excursus storico sull’evoluzione dello statuto della musica, specificamente del canto nella sua dimensione collettiva e corale. Ho analizzato il suo sviluppo a partire dall'Antica Grecia, fino ad arrivare alle scholae cantorum del Medioevo e al movimento ceciliano, mettendo in relazione i cambiamenti pedagogici e scolastici di ogni epoca trattata, con il ruolo assegnato da quella società alla musica. Ho ripercorso poi le prime normative, riforme ed indicazioni scolastiche relative all’educazione musicale, dalla formazione dello Stato italiano fino ai giorni nostri.
Procedendo, nel secondo capitolo della tesi, ho approfondito ed esposto le ragioni per cui cantare in coro può fare bene ai bambini, avvalendomi di diversi studi e ricerche riguardanti gli effetti e i benefici percepiti dalla pratica musicale condivisa su chi vi prende parte. In particolare, mi sono concentrata sull’impatto che l’esperienza corale può avere sugli aspetti sociali, cognitivi e psico-emotivi dei suoi membri, esplorando il suo ruolo nello sviluppo di competenze in queste aree.
Nell’ultima parte del mio elaborato, ho condotto uno studio di caso sull’Associazione Modena Musica Sacra, presso cui svolgo la mia attività corale. In questo capitolo, ho cercato di sintetizzare gli elementi fondamentali per una buona pratica corale, anche e soprattutto, attraverso un’intervista al direttore dei cori dell’associazione. Tale intervista mi ha permesso di esplorare e cogliere gli aspetti organizzativi, metodologici e formativi dell’attività corale con i bambini. Inoltre, ho deciso di svolgere una piccola indagine per mezzo di un questionario, sottoposto ai genitori dei bambini del coro delle voci bianche dell’associazione. Lo scopo era indagare, nella realtà a me vicina, se i benefici emersi dagli studi analizzati nel secondo capitolo si riscontrassero anche nel coro di bambini dell’associazione di cui faccio parte. Questa ricerca mira a raccogliere pareri e riscontri riguardo agli impatti che l’esperienza corale ha sui bambini, dal punto di vista dei loro genitori, con particolare attenzione a quegli aspetti emotivi, sociali e cognitivi, evidenziati nel capitolo precedente. A seguito di questa indagine, ho cercato di riassumere le tendenze emerse e di proporre spunti per future riflessioni.
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