Riassunto analitico
La presente tesi trae origine da un interrogativo: “Che cosa significa per un bambino stare bene a scuola?”. Le istituzioni scolastiche, avendo come obiettivo primario lo “sviluppo armonico e integrale” dell’individuo, hanno la responsabilità di progettare un ambiente che sostenga il benessere degli studenti, fornendo loro gli strumenti e le competenze necessarie per percorrere con successo il proprio itinerario formativo e affrontare le sfide quotidiane, in quanto ancor prima di essere “allievi che apprendono”, sono persone che, per crescere in modo sano e sereno, hanno bisogno di stare bene ed essere valorizzate. Considerando l'elevato numero di ore che trascorrono a scuola, l’elaborato si impegna a indagare la qualità del vissuto scolastico dei bambini e a rilevare se esso è soggetto a possibili influenze dell’intelligenza emotiva degli insegnanti. Infatti, un’adeguata postura socio-emotiva del docente consente di soddisfare i bisogni formativi, relazionali ed emotivi della classe e di gestire le difficoltà quotidiane che, se trascurate, possono portare a frustrazione e tensioni, compromettendo le dinamiche di insegnamento-apprendimento e il comportamento degli studenti.
Il primo capitolo tenta di fornire un quadro generale sul benessere scolastico, partendo dall’analisi delle principali normative di riferimento e dall’esplorazione degli elementi che concorrono alla sua definizione. Si evidenzia come il benessere scolastico sia un costrutto complesso, risultato dell’interazione di diverse componenti. Per cui emerge la necessità di adottare un approccio multidimensionale, che preveda degli interventi integrati e flessibili, capaci di agire su più fronti contemporaneamente in modo efficace. Dato il profondo impatto del vissuto scolastico sul benessere di alunni e docenti, si è ritenuto fondamentale approfondire lo studio dei fattori che ne determinano positivamente o negativamente lo sviluppo: l’autoefficacia percepita, l’attribuzione causale, l’atteggiamento emotivo e le relazioni interpersonali.
Il secondo capitolo esplora i concetti di competenza emotiva e intelligenza emotiva, in quanto l’insegnamento richiede anche la capacità di osservare, analizzare e gestire le emozioni in classe. Attraverso un’analisi accurata della letteratura, vengono esaminate le tre componenti della competenza emotiva e i principali modelli teorici dell’intelligenza emotiva. In particolare, il capitolo si focalizza sull’intelligenza emotiva negli insegnanti di scuola primaria, mettendone in luce l’importante effetto protettivo sul benessere dei docenti stessi e su quello degli alunni.
Infine, il terzo capitolo presenta una ricerca preliminare condotta in due scuole primarie che si propone di valutare il livello di benessere scolastico negli alunni a sviluppo tipico e quello di intelligenza emotiva negli insegnanti, osservando anche la relazione che intercorre tra questi due costrutti. A tal fine, lo studio ha previsto la somministrazione di due questionari: il QBS-B (Questionario per la valutazione del Benessere Scolastico), uno strumento che permette di rilevare come i bambini stanno a scuola e il TEIQue (Trait Emotional Intelligence Questionnaire) per misurare il livello di intelligenza emotiva dei docenti.
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