Riassunto analitico
Perdita e frammentazione degli habitat vengono considerate tra le cause più importanti a cui è imputabile il declino dell'entomofauna, che include gruppi di primaria importanza per il funzionamento degli ecosistemi come gli impollinatori. L’urbanizzazione e diverse pratiche agricole tendono a semplificare il territorio dal punto di vista delle risorse e a renderlo più difficilmente colonizzabile frazionandolo e cancellando o riducendo possibili aree di rifugio. La ricerca di soluzioni che possano avvantaggiare gli impollinatori, e in generale l’entomofauna utile, senza al contempo limitare eccessivamente la produzione agricola è dunque più che mai necessaria, tenendo sempre presente che gli insetti non sono enti accessori, ma parte integrante ed essenziale degli agroecosistemi. L’introduzione di fasce fiorate è una pratica ampiamente utilizzata, che presenta vari vantaggi per gli impollinatori e non solo: oltre a offrire risorse trofiche in un ambiente dove sarebbero altrimenti scarse costituisce un’area che, andando incontro a meno disturbo rispetto all’ambiente circostante, può fungere da riparo per specie con maggiori esigenze ecologiche. I campioni analizzati in questo elaborato si inseriscono in un monitoraggio più ampio svolto nel contesto del progetto LIFE PollinAction, coordinato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia e cofinanziato dall’Unione Europea. Il progetto LIFE PollinAction si pone come obiettivo la salvaguardia degli impollinatori e dei servizi ecosistemici da loro forniti con azioni di tutela e miglioramento degli habitat, monitoraggio e opere di divulgazione. In questo studio si riportano i dati relativi alla popolazione di impollinatori e di gruppi funzionali in aree dove sono stati effettuati interventi di ripristino ambientali, in particolare con l’introduzione di fasce fiorite. Lo studio è stato condotto in 5 località della pianura veneta. Il campionamento è stato effettuato con osservazione diretta su plot fissi e retino da sfalcio. I dati del 2023 sono confrontati con quelli del 2022, prima della realizzazione degli interventi. Nel corso dei due anni sono stati campionati e classificati in totale 11809 insetti: di questi 3994 nel 2022 su 20 plot campionati e 7815 nel 2023 su 27 plot. Da un punto di vista funzionale il gruppo più abbondante è quello dei fitofagi con circa il 63% degli esemplari. Parassitoidi e predatori, importanti nel controllo biologico, rappresentano solo il 18% del totale; una percentuale analoga è costituita dai saprofagi, insetti alla base di importanti servizi ecosistemici. Agli impollinatori infine, importantissimi per la riproduzione di diverse specie vegetali spontanee e coltivate, appartiene il 4% del totale degli invertebrati campionati con i retinaggi. Questo elaborato non pretende tanto di offrire conclusioni su un processo ancora in corso quanto più di illustrare le metodologie necessarie alla realizzazione di un monitoraggio della fauna utile associata alla fasce fiorite.
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