Riassunto analitico
I catinoni sintetici rientrano tra le nuove droghe psicostimolanti più diffuse. I catinoni sintetici maggiormente utilizzati sono il mefedrone, il metilone e il metilendiossipirovalerone (MDPV). Si tratta di derivati sintetizzati a partire dalla principale sostanza psicoattiva presente nella pianta Khat, il catinone, un analogo β-chetonico dell’amfetamina, con cui ha in comune sia la struttura fenilalchilamminica che gli effetti stimolanti tra cui agitazione psicomotoria, allucinazioni, tachicardia, ipertermia e aumento della pressione sanguigna. La larga diffusione dei catinoni sintetici nel mercato delle sostanze da abuso è stata favorita dalla facilità di vendita tramite il web. Contestualmente all'incremento della loro popolarità, è cresciuta anche la consapevolezza dei rischi per la salute associati al loro uso: molti casi clinici hanno riportato importanti effetti collaterali da intossicazione, e nelle situazioni più gravi, la morte. Il catinone naturale viene assunto, secondo tradizione popolare, tramite la masticazione delle foglie e dei germogli freschi della Catha Edulis. I catinoni sintetici vengono assunti in varie modalità: orale, inalatoria e intramuscolare. La tesi approfondisce la correlazione tra la struttura chimica e l'attività dei catinoni sintetici analizzando le modifiche strutturali apportate negli anni alla molecola di origine naturale, il catinone, al fine di ottenere composti sempre più attivi. Inoltre vengono presentati i meccanismi d'azione dei principali catinoni sintetici, i loro effetti sistemici e i rischi legati all’abuso di queste sostanze.
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