Riassunto analitico
In questo studio è stata testata la crescita di Chlorella vulgaris su terreno contenente la frazione fangosa derivante dal processo di sedimentazione delle acque reflue vinicole (Winery Waste Waters - WWW), con lo scopo di ridurre il costo delle materie prime per la generazione di biomassa. Le prime sperimentazioni hanno valutato la crescita in assenza dei reflui, su scala di laboratorio in beuta (250ml) e in fotobioreattore (15L), in condizioni standard: terreno Bold’s Basal Medium, temperatura ambiente (25+/-4°C), illuminazione continua (80–100μmol fotoni/m2s) e agitazione. La crescita in beuta areata ha permesso di ottenere i risultati migliori con valori massimi di crescita cellulare di 7x107 cells/mL e 0.75 g/L di biomassa secca, ed è stata scelta per la coltivazione in WWW. Si sono applicate alla sperimentazione i fanghi di scarto in specifiche frazioni per ridurre l’utilizzo del normale terreno di crescita, alle concentrazioni di 10%, 20%, 50% e 100%. Dai dati raccolti è stato possibile affermare che Chlorella vulgaris cresce utilizzando i fanghi di scarto vinicolo opportunamente diluiti, la crescita migliore si è ottenuta in 10%, con massimi di 6x107 cells/mL e 0.625 g/L di biomassa secca, molto simili ai risultati del controllo. I valori decrescono all’aumentare della concentrazione di WWW, nel 100% la crescita è praticamente nulla a causa della torbidità e della deplezione di nutrienti. Questo primo studio sull’utilizzo dei fanghi di scarto vinicolo per la crescita microalgale ha gettato le basi per successive considerazioni ed ottimizzazioni, con l’obbiettivo di rendere la loro coltivazione sempre più efficiente.
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