Riassunto analitico
L’Echinacea è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Asteracee, che, in questi ultimi anni, ha acquisito una popolarità sempre maggiore visto le sue peculiari indicazioni d’uso. E’ originaria del Nord America, ma attualmente viene ampiamente coltivata in tutto il mondo e nello specifico negli Stati Uniti, in Canada e in Europa, soprattutto in Germania, per la sua bellezza e le sue proprietà.
Echinacea spp. è stata usata per secoli, a partire dalla medicina tradizionale degli indigeni del Nord America, come trattamento delle infezioni delle vie aeree superiori, delle ferite e del dolore. Attualmente viene comunemente utilizzata come estratto delle parti aeree o delle radici essiccate per la prevenzione di infezioni e il trattamento di stati di immunodeficienza. La droga è costituita dai capolini, stelo, foglie, semi e radici che contengono quantità di principi attivi differenti a seconda della specie, della stagione di raccolta e dall’età della pianta. In particolare Echinacea contiene composti fenolici, alchilammidi, polisaccaridi, glicoproteine, terpeni, nello specifico sesquiterpeni, poliacetileni, flavonoidi e saponine. I composti fenolici includono echinacoside, cinarina, acido cicorico, acido caftarico e acidi clorogenici e possiedono principalmente attività antiossidanti e antimicrobiche. Le alchilamidi, invece, sono un gruppo di composti lipofili con attività antiinfiammatoria, poiché capaci di inibire le ciclossigenasi e le lipossigenasi coinvolte nel sistema endocannabinoide. I polisaccaridi e le glicoproteine, includono frazioni di carboidrati complessi, come arabinogalattani, che agiscono come immunostimolanti, ma la frazione polisaccaridica è coinvolta anche nel processo di guarigione delle ferite, perché è in grado di produrre un complesso acido ialuronico - polisaccaride in grado di inibire la ialuronidasi e promuove la crescita dei fibroblasti.
In relazione a queste proprietà la domanda di Echinacea e relativi estratti durante la recente pandemia è aumentata notevolmente, mentre la sua produzione risulta insufficiente. Sono stati quindi intrapresi studi sulla selezione e miglioramento delle tecniche agronomiche e biotecnologiche per aumentare la sintesi in principi attivi. Anche le ricerche in campo fitochimico hanno permesso di identificare i costituenti attivi e le relative variazioni nelle droghe, al fine di ottimizzare la produzione e l’estrazione.
Anche le indagini farmacologiche, specie per la terapia delle infezioni da COVID-19, hanno dimostrato le modalità di azione di molecole in Echinacea spp. in grado di agire sulla produzione elevata di citochine innescata dalla malattia; non sono comunque meno interessanti e ricche di spunti di ricerca gli studi sull’attività immunostimolante, antidepressiva, antitumorale e antiossidante che Echinacea dimostra, con limitati effetti collaterali o di interazione con altri farmaci.
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