Riassunto analitico
La continua lotta del genere femminile per l’ottenimento di una parità che ancora oggi risulta effimera e lontana, la cui manifestazione prima si riversa nella work-life balance e sul problema della doppia vita che devono condurre le donne. Gli strumenti a disposizione per poter equilibrare la duplice presenza sono presenti ma ancora troppo ancorati alla tradizione, che rende la società odierna, in tutte le sue sfaccettature (politiche, sociali ed economiche) maschilista e vittima del patriarcalismo ancora dilagante. L'analisi sarà, in primis, basata su un excursus - senza la pretesa di essere esaustivo - delle leggi in merito alla tutela della maternità, sia a livello nazionale che europeo. Inoltre, verranno anche contestualizzate le norme analizzate per poter carpire al meglio le volontà dei legislatori e promotori del momento. Queste azioni politiche, tuttavia, rimangono su un piano formale piuttosto che sostanziale, che considerano, quindi, solo nella teoria e non nella pratica tutta la serie di problematiche annesse. Infatti, la parità è ancora lontana, e tutte le lotte quotidiane, nel mondo del lavoro, e gli ostacoli che devono essere affrontati ne sono la prova. Sessismo e segregazione sono fenomeni che fanno parte della normalità e spesso la sottigliezza di chi commette queste mancanze di rispetto viene considerata come una non violenza. Inoltre, la pandemia ha contribuito alla ghettizzazione del genere femminile, rendendo difficoltoso il sempre ricercato equilibrio tra la cura della famiglia, totalmente o comunque in maggior parte a carico della donna, e il lavoro. Tramite l’analisi del contesto aziendale italiano si può apprezzare quanto i fenomeni di discriminazione siano presenti e sistematici. Le iniziative proposte per cercare di abbattere il soffitto di cristallo sono spesso insufficienti: la donna è ancora la prima scelta, in tema di cura dei figli e dei familiari a carico e si vede costretta, il più delle volte, a rinunciare alla sua carriera. Esempi di questi sono lo smart-working che nasconde insidie pericolose a cui è necessario prestare attenzione per poterlo valorizzare al meglio,o come il part-time, pratica molto più utilizzata e meno recente, grande opportunità che, però, spesso viene usata dai datori di lavoro con fini diversi dai quali dovrebbero essere caratterizzato. L’intenzione, infatti, è quella di fornire gli strumenti necessari per poter permettere la divisione tra lavoro e vita privata, spesso inconciliabili. Non è necessario, quindi, affidarsi solo alla legge per poter trovare giovamento alla situazione attuale: anche le imprese possono fare la loro parte promuovendo sistemi di welfare e culture organizzative che valorizzino e non denigrino le differenze presenti all'interno del comparto aziendale. Anche tramite la RSI è possibile raggiungere l'obiettivo finale, ovvero un livello migliore di parità fra uomo e donna. Uno sguardo all'Europa: i numeri mostrano che l'Italia, è ancora arretrata sul tema ma, forse contro la percezione generale, anche la Comunità Europea mostra segnali preoccupanti, e anche alcuni Stati visti da sempre come pionieri su determinate tematiche, hanno lacune che devono essere colmate il prima possibile, per migliorare la condizione femminile. Il Gender Pay Gap è la manifestazione prima delle differenze venutesi a creare nel corso dei decenni. In conclusione, la Tesi vuole mostrare quelli che sono i punti di debolezza della società attuale e i punti potenzialmente di forza che sono troppo poco incisivi per il cambiamento della realtà odierna. Ciò che è importante considerare è che la parità, l'inclusione, la non discriminazione e la valorizzazione delle diversità è un investimento impegnativo sia dal punto di vista economico, sia sociale, ma che può portare giovamento al livello di benessere del nostro Paese.
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