Riassunto analitico
Questa tesi analizza il ruolo centrale della memoria e la sua dialettica con l’oblio nell’opera letteraria del celebre scrittore argentino Jorge Luis Borges (1899-1986), in particolare nel racconto fantastico “Funes el memorioso”, contenuto nella raccolta “Ficciones” (1944), che riassume in maniera esemplare molti aspetti della letteratura e della filosofia di Borges, tra cui la tematica dell’infinito, del ricordo, del labirinto, l’immaginazione, il sogno, la fantasia, i concetti di tempo e spazio, la critica all’accademismo, al conformismo e al tempo lineare. In secondo luogo, si mette in luce la stretta relazione che la memoria intrattiene con la storia, con l’identità (sia individuale sia collettiva) e con il cinema, considerato supporto e “protesi” della memoria umana. Attraverso l’analisi di due film diretti dal famoso produttore Christopher Nolan, si evidenziano le analogie tra la produzione cinematografica del regista britannico e la letteratura di Borges: “Memento” (2000), in cui si narra il dramma del non poter ricordare, è l’esatto contrario del brevissimo racconto sull’insonnia e l’inutilità del ricordo, “Funes el memorioso”; “Inception” (2010) trae ispirazione da vari testi di Borges, in particolar modo “Las ruinas circulares”, per mettere in scena un mondo immaginario, fantastico, dove la realtà si confonde con il sogno, la fantasia e l’immaginazione. Infine, il presente lavoro si conclude con una breve riflessione sul concetto di memoria nell’era digitale, caratterizzata dall’impossibilità di dimenticare, nella quale siamo sottoposti a un incessante accumulo di informazioni che finiscono per inibire la nostra capacità di riflessione.
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