Riassunto analitico
Il presente lavoro ha avuto come obiettivo l’analisi dell’evoluzione della logistica e il suo impatto sulla Supply Chain nella distribuzione moderna, in particolare nel settore dei beni di largo consumo, tentando di fornire un quadro generale il più completo ed esaustivo possibile. L’evoluzione della logistica è andata di pari passo con l’evoluzione delle relazioni industria-distribuzione, le quali a causa della crisi economica, dei cambiamenti nei consumi, dell’instabilità della domanda, dell’evoluzione tecnologica e della forte pressione competitiva, hanno portato i retailer ad assumersi nuove funzioni connesse, in particolare, alla logistica. La distribuzione moderna, in virtù dei cambiamenti nelle relazioni lungo il canale, ha acquisito competenze fondamentali di marketing e logistica, le quali si configurano come un binomio inscindibile in chiave di vantaggio competitivo. In questo contesto un aumento dei profitti per le imprese distributive, connesso ad una maggior efficienza nell’organizzazione interna, coincide con l’ottimizzazione della funzione logistica. Ciò ha indotto i distributori a ricercare una maggiore collaborazione e cooperazione con i produttori, allo scopo di creare sinergie lungo tutto il canale per meglio soddisfare le esigenze del consumatore finale e di conseguenza, ridurre i costi e aumentare i profitti. Ciò è stato reso possibile dall’introduzione di particolari strumenti informatici, i quali hanno incentivato la creazione di una profonda integrazione tra merchandising e flussi logistici, volta ad ottimizzare i processi a monte e a valle, cioè dall’industria al fornitore, dal fornitore al CEDI e dal CEDI al punto vendita, per quanto concerne visual merchandising, movimentazione delle merci al punto vendita, attività di rifornimento a scaffale e processo di riordino correlato agli ordini effettuati dai buyer ai fornitori. La funzione logistica correlata al soddisfacimento delle esigenze del cliente, cioè alla qualità del servizio sul punto vendita, evidenzia l’importanza delle relazioni all’interno della supply chain e della forte integrazione tra i vari processi. Dal lavoro svolto emerge chiaramente che non è sufficiente definire un assortimento e ordinare la merce ai fornitori quando è in fase di esaurimento a scaffale, bensì diventa necessario la costruzione di una supply chain efficiente, volta alla gestione e all’ottimizzazione sia dei flussi informativi sia dei flussi di merce, implementando rapporti di collaborazione con tutti gli attori all’interno del canale.
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