Riassunto analitico
Questa tesi esplora la trasformazione di Fleabag, originariamente scritto e interpretato come monologo teatrale da Phoebe Waller-Bridge, in una serie televisiva acclamata dalla critica. L’analisi si concentra su come questa adattazione abbia influenzato la rappresentazione femminile nel teatro e in televisione, esaminando i cambiamenti nello stile narrativo e nella struttura, e considerando il suo più ampio significato culturale. Lo studio colloca Fleabag all'interno del panorama del teatro britannico contemporaneo, in particolare nel contesto dell’ascesa delle drammaturghe donne nei primi anni del XXI secolo, che hanno utilizzato narrazioni sperimentali per sfidare le norme di genere. Waller-Bridge segue questa tradizione impiegando umorismo nero, un'onestà emotiva cruda e la tecnica della rottura della quarta parete per rappresentare una protagonista profondamente imperfetta ma estremamente riconoscibile. Questa ricerca esamina come Fleabag si inserisca nel teatro femminista, nelle tradizioni della performance solista e nella narrazione post-femminista nei media contemporanei. Un aspetto centrale della tesi è la transizione di Fleabag dal palcoscenico allo schermo, analizzando come l’adattamento abbia preservato il tono intimo e confessionale dello spettacolo teatrale, pur ampliandone la portata narrativa: il passaggio da una performance basata sul monologo a un ensemble di più personaggi ha permesso un’esplorazione più approfondita delle relazioni. Inoltre, la serie televisiva utilizza tecniche cinematografiche - come flashback, narrazione visiva e l’evoluzione dell’uso della rottura della quarta parete - per approfondire il livello emotivo della storia e offrire un’esperienza più immersiva per il pubblico. Lo studio considera anche Fleabag come una moderna anti-eroina, mettendo in discussione gli archetipi femminili tradizionali. A differenza delle rappresentazioni convenzionali di protagoniste forti o deboli, Fleabag incarna contraddizioni: è indipendente ma autodistruttiva, sicura di sé sessualmente ma emotivamente chiusa. Il suo umorismo autoironico funge sia da meccanismo di difesa che da strumento per coinvolgere il pubblico, rendendola un personaggio complesso e culturalmente significativo. Questa analisi colloca Fleabag all'interno di un più ampio movimento di narrazioni al femminile, sostenendo che abbia contribuito a nuovi modi di rappresentare le storie delle donne sia sul palco che sullo schermo. Infine, questa ricerca evidenzia l'impatto culturale di Fleabag, non solo come un adattamento innovativo, ma come un'opera che ha ridefinito la rappresentazione femminile, le tecniche di narrazione e l'interazione con il pubblico nei media contemporanei.
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Abstract
This thesis explores the transformation of Fleabag, originally written and performed as a one-woman stage play by Phoebe Waller-Bridge, into a critically acclaimed television series. It focuses on how this adaptation influenced female representation in theatre and television, analysing the changes in narrative style and structure while considering its broader cultural significance. The study situates Fleabag within the landscape of contemporary British theatre, particularly the rise of female playwrights in the early twenty-first century who have used experimental storytelling to challenge gender norms. Waller-Bridge follows this tradition by employing dark humour, raw emotional honesty, and fourth-wall-breaking techniques to depict a deeply flawed yet relatable female protagonist. This research examines how Fleabag aligns with feminist theatre, solo performance traditions, and post-feminist storytelling in contemporary media. A key focus of the thesis is the transition of Fleabag from stage to screen, exploring how the adaptation preserved the play’s intimate, confessional tone while expanding its narrative scope: the shift from a monologue-based performance to a multi-character ensemble allowed for a deeper exploration of relationships. Additionally, the television series employs cinematic techniques - such as flashbacks, visual storytelling, and the evolving use of the fourth-wall break - to enhance the emotional depth of the narrative and offer a more immersive audience experience. The study also considers Fleabag as a modern anti-heroine, challenging traditional female archetypes. Unlike conventional portrayals of strong or weak female leads, Fleabag embodies contradictions, she is independent yet self-destructive, sexually confident yet emotionally guarded. Her self-aware humour serves both as a defence mechanism and a way to engage the audience, making her a complex and culturally significant character. This analysis positions Fleabag within a broader movement of female-driven narratives, arguing that it has contributed to new ways of representing women’s stories on both stage and screen. Ultimately, this research highlights Fleabag’s cultural impact, not only as an innovative adaptation but as a work that has reshaped female representation, storytelling techniques, and audience interaction in contemporary media.
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