Riassunto analitico
La tesi ha come obiettivo la presentazione delle metodologie educative messe in atto da Virgilio Publio Marone nei confronti dell’allievo Dante Alighieri, nel corso del viaggio di formazione descritto nella Divina Commedia. Verranno presentati gli elementi che sono alla base del metodo di insegnamento di Virgilio tramite l’analisi delle prime due cantiche dell’opera dantesca. Inizialmente l’attenzione sarà concentrata sulle motivazioni che hanno portato l’autore a scegliere Virgilio come guida nei regni ultraterreni, descrivendo similitudini e parallelismi tra l’opera dantesca e l’Eneide. Parallelamente, verrà descritta la situazione storica e culturale del territorio italiano nel corso del medioevo, fino al 1300 circa, grazie all’analisi dell’opera del filologo Comparetti, che permetterà di comprendere anche come la figura di Virgilio veniva considerata all’epoca. Dopo questa descrizione preliminare si proseguirà nell’analisi dettagliata delle strategie educative che il maestro impiega, riportando i precisi episodi dell’opera, confrontandoli con le teorie in ambito educativo dei maggiori esponenti della pedagogia dell’ultimo secolo, tra cui John Dewey, Lev Vygotskij e Maria Montessori. Verranno successivamente analizzati gli elementi caratteristici dell’ambiente in cui il protagonista si trova durante il viaggio e i personaggi che lo popolano: si esamineranno le emozioni che Dante proverà a partire dalle conversazioni e dai pericoli che incontrerà, traendone informazioni e conoscenze. Come conclusione alla tesi, verrà analizzata la finalità della Divina Commedia, mezzo stesso per diffondere le informazioni che il protagonista ha appreso durante il viaggio e si approfondirà il significato di viaggio come avventura in ambito educativo: verrà presentato un parallelismo tra il percorso di formazione nell’opera dantesca e la scuola odierna, luogo che contiene numerosi mondi per preparare l’allievo alla società e alle sue sfaccettature.
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