Riassunto analitico
Il divario retributivo di genere è senza dubbio un tema dalla rilevanza molto attuale. Numerosi sono gli studi che ad oggi si sono interrogati sulle cause di questo fenomeno e che hanno portato alla luce le diverse dinamiche che spingono i contesti economici dei vari Paesi del mondo a esserne toccati. Gli studi evidenziano una disparità nel salario percepito, sia nell’esempio italiano, sia negli altri Paesi europei e del mondo. Certamente vi sono alcuni Stati che si distinguono tra gli altri per l’adozione di politiche attive che hanno contribuito a ridurre il gap; questo però non ci preclude dal considerare il divario retributivo come un problema globale che sta continuando a caratterizzare le economie del mondo, seppur con le opportune fluttuazioni. Lo scopo di questa tesi è inquadrare in primis la natura del divario salariale di genere, i fattori che lo determinano e i fenomeni connessi; in questo modo è possibile comprendere quali siano le dinamiche presenti all’interno della società che intralciano il percorso verso l’uguaglianza retributiva. Dopo una presentazione del quadro giuridico italiano, seguirà un’analisi focalizzata sulle evidenze estrapolate dai dati raccolti da EUROSTAT ed ISTAT, come la distribuzione di lavoratori e lavoratrici nei settori del mercato e la diffusione dei contratti a tempo parziale e a tempo pieno; inoltre, sarà evidenziata la variazione del tasso di occupazione nel corso degli anni, sia a livello nazionale sia a livello europeo; si aggiunge a ciò un confronto tra i dati pre e post pandemia Covid-19, al fine di comprendere l’entità dell’impatto che l’emergenza sanitaria ha avuto sull’occupazione di uomini e donne. Infine, sarà presentato il gender pay gap, sia europeo sia italiano, nelle misurazioni unadjusted e adjusted con le relative criticità e vantaggi derivanti dal loro utilizzo.
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