Riassunto analitico
L'elaborato si concentra sulla Product Governance, ovvero sulle misure introdotte per la prima volta nel settore degli investimenti con la direttiva 2014/65/EU "MiFID II" al fine di innalzare il livello di tutela della clientela attraverso la prescrizione di un insieme di condotte e di requisiti organizzativi agli intermediari che partecipano al processo di creazione e distribuzione di prodotti finanziari e in ambito bancario con i "Dispositivi di governance e controllo sui prodotti bancari al dettaglio" pubblicati il 22 Marzo 2016 dall'Autorità Bancaria Europea. Partendo da una riflessione che descrive le specificità e le disparità presenti nel rapporto tra intermediario e cliente e il concetto di trasparenza, viene successivamente descritta l'evoluzione normativa nel settore degli investimenti finanziari e in quello bancario, assieme alle diverse modalità con cui venivano protetti gli interessi della clientela nel periodo temporale compreso tra i primi anni 90 del secolo scorso e la crisi finanziaria del 2007-2008, la quale ha rappresentato un punto di svolta per la normativa e di conseguenza per gli strumenti di tutela per la clientela. In seguito sono stati descritte le finalità e il quadro normativo previsto dall'adozione della direttiva 2014/65/EU "MiFID II", assieme all'introduzione della disciplina di product governance, la quale viene recepita nell'ordinamento nazionale nell'articolo 21 del Testo Unico della Finanza e nel Regolamento Intermediari attraverso la delibera CONSOB n.2307/2018. La tesi evidenzia come le misure di product governance previste sono riuscite a spostare la base della tutela della clientela da un concetto inefficace di piena informazione ad uno basato sulla qualità del servizio e di controllo dei prodotti che disciplina l'intero ciclo di vita degli stessi, rivelandosi capace di ridurre drasticamente le pratiche scorrette di misselling prevedendo l'obbligo di identificazione di un mercato finale di riferimento per ciascun prodotto creato. Assieme agli articoli 16 e 24 e il considerando 71 della "MiFID II" sono stati analizzati gli articoli 9 e 10 della direttiva delegata UE 2017/593 emanata dalla Commissione Europea per integrare la "MiFID II" relativamente agli obblighi che intermediari produttori e distributori sono tenuti a rispettare. Sottolineati gli effetti dell'adozione della product governance, i suoi più recenti sviluppi e i possibili scenari futuri per il settore degli investimenti, il lavoro riserva uno spazio alle misure previste in ambito bancario dai "Dispositivi di governance e controllo sui prodotti bancari al dettaglio", recepite nell'ordinamento nazionale da Banca d'Italia alla sezione XI del suo Provvedimento "Trasparenza delle operazione e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti" e inerenti alle procedure di creazione e distribuzione di prodotti bancari al dettaglio. Il lavoro si conclude precisando le differenze presenti nei due diversi settori in merito al processo di product governance, oltre ai suoi punti di forza, i quali permettono alle misure previste di rappresentare uno strumento efficace per la tutela del cliente, e quelli su cui la disciplina può essere ancora migliorata al fine di innalzare ancora di più il livello di protezione della controparte debole.
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