Riassunto analitico
Il polichete Hermodice carunculata (Amphinomida), chiamato comunemente “verme di fuoco”, presenta ciuffi di chete dorsali (notochete) appuntite e irritanti, coinvolte nel comportamento predatorio e nelle strategie difensive verso potenziali predatori. Negli ultimi anni H. carunculata sta diventando una specie sempre più rilevante nel Mediterraneo centrale per l’espansione geografica e l’aumento di densità delle sue popolazioni. Sono infatti sempre più frequenti gli avvistamenti di questo polichete vicino alle coste da parte di bagnanti, subacquei e pescatori, che rimangono vittime delle sue punture urticanti, avvertendo immediatamente una sensazione di bruciore e intorpidimento nell’area di contatto. Questi sintomi e i risultati ottenuti dallo studio delle interazioni preda-predatore supportano l’ipotesi che i meccanismi di difesa-offesa di H. carunculata coinvolgano metaboliti secondari contenuti nelle notochete, aventi una struttura adatta all’immagazzinamento e al rilascio di composti per iniezione. Recenti analisi di spettrometria di massa hanno evidenziato nei distretti corporei di H. carunculata la presenza di un composto con peso molecolare corrispondente a quello di una tossina con attività infiammatoria estratta da altri amfinomidi, la “complanina”, e composti ad essa correlati (“complanine-like”). L’obiettivo di questo studio era mettere a punto un protocollo che permettesse di isolare efficacemente tali composti, in modo da ottenere campioni sufficientemente purificati da sottoporre ad ulteriori analisi per testare l’attività biologica e comprendere il ruolo ecologico dei composti complanine-like. Per la preparazione dei campioni, è stata valutata la resa di due procedure di disidratazione, la liofilizzazione e l’essiccazione in stufa. Quest’ultima non necessita di strumentazione specifica e si è rivelata una valida alternativa alla liofilizzazione, seppur con un’efficienza minore in termini di contenuto d’acqua rimosso dai campioni. Estratti ottenuti in seguito a omogenizzazione e liofilizzazione/essiccazione di esemplari in toto di H. carunculata sono quindi stati sottoposti a tecniche cromatografiche per separare i composti target. La prima tecnica impiegata è stata la ripartizione, che ha previsto l’utilizzo di solventi a diversa polarità così da rimuovere il materiale più lipofilo. Successivamente, i campioni sono stati ulteriormente separati nelle loro componenti tramite cromatografia su colonna in gel di silice. Dato che i composti d’interesse sono carichi positivamente e fortemente polari, l’eluizione è stata condotta in gradiente testando diverse combinazioni di solventi (organo-alogenati e non), a polarità crescente, che permettessero non solo l’eluizione dei composti complanine-like in un’unica frazione, ma anche che questa fosse più pura possibile. Le diverse condizioni cromatografiche testate hanno dimostrato che gli organo-alogenati sono più adatti per la separazione dei composti complanine-like e che è necessario un solvente acidificato per consentirne l’eluizione dalla colonna cromatografica. Per il rilevamento e l’identificazione di molecole con massa molecolare coerente a quella dei composti complanine-like, tutte le frazioni ottenute sono state analizzate mediante HPLC-ESI/HRMS. I risultati ottenuti nelle diverse prove sono stati valutati in termini di vantaggi e svantaggi per identificare la procedura più promettente per la separazione dei composti complanine-like.
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