Riassunto analitico
Questo lavoro tratta i contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali. Prima di introdurre lo strumento del credito più utilizzato è motivato il bisogno. Dopo un breve inquadramento circa il fabbisogno finanziario in giustificazione del quale, sono state accennate la teoria del reddito permanente e la teoria del ciclo vitale; ed evidenziate le variabili rilevanti che incidono sul livello di fabbisogno classificate in individuali e istituzionali. Si è giustificato il valore relativo ai contratti di mutui fondiari per l’acquisto dell’abitazione, spiegando i pregi di tale strumento per le operazioni immobiliari, distinguendo le disposizioni a favore del soggetto finanziato, e quelle a beneficio dell’istituto erogante, e descrivendone nel seguito, l’effetto su entrambe i contraenti. A questo punto si è ritenuto necessario introdurre l’indice di accessibilità, specificando nel dettaglio la formula per il calcolo e il fine rilevante che si persegue nell’elaborazione. Chiarita la loro necessità, si è passato a descrivere i contratti di mutuo, per poi individuare gli elementi utili e necessari a qualificare un mutuo come fondiario, e cosa ciò implica. Il lavoro è proseguito classificando tutti gli elementi che caratterizzano il mutuo fondiario, evidenziandone le peculiarità. Nell’ultimo capitolo, circa la Direttiva 2014/17/UE in merito ai contratti di credito a consumatori relativi a beni immobili residenziali, è descritto il percorso che ha condotto all’elaborazione delle disposizioni in essa contenute, e il duplice obiettivo perseguito:-creare un mercato unico dei mutui ipotecari residenziali efficiente e competitivo, in cui i consumatori, i creditori e gli intermediari del credito possano godere di un elevato livello di protezione e sia assicurata la fiducia dei consumatori, la mobilità dei clienti, l’attività transfrontaliera di creditori e intermediari del credito e la parità di condizioni; -promuovere la stabilità finanziaria, garantendo che i mercati del credito ipotecario operino in maniera responsabile. Sottolineando che gli studi condotti hanno indicato due profili di criticità: da un lato la scelta del tipo di prodotto collegato alla concessione del mutuo, spesso viziata da un deficit informativo da parte del mutuatario nella fase precontrattuale e comunque da un’oggettiva complessità dell’operazione; dall’altro, però, come osserva la Commissione europea, “resta il fatto che il comportamento irresponsabile di alcuni operatori del mercato ha contribuito a creare la bolla immobiliare ed è stato uno degli elementi determinanti della crisi finanziaria”. Tenuto conto di questi problemi e nel quadro degli sforzi intesi a garantire un mercato unico efficiente e competitivo, la Commissione si è impegnata, conseguentemente, a proporre misure in merito alla concessione e accensione responsabile di mutui, compreso un quadro di riferimento affidabile sull’intermediazione creditizia. Per una migliore comprensione degli argomenti trattati, anche in considerazione della mole di disposizione rilevanti, si è provveduto a distinguerle in relazione alle diverse fasi indispensabili per la stipula di un contratto di mutuo, individuate in quattro: comunicazione e pubblicità; negoziazione offerta specifica; il perfezionamento del contratto; la stipulazione e l’erogazione. Il presente lavoro, considerato il fine, valuta i diversi mezzi e conclude che viste le norme vigenti nel nostro paese, non dovrebbero esserci grosse modifiche perché, in una forma o nell’altra, sono già previste; è quindi indispensabile che si attuino dei controlli per verificarne la reale applicazione; oltre all’aumento della concorrenza, ancora più se realmente tutelata (anche in termini di costi) quella che è l’effettiva possibilità di surrogare un creditore, e quindi costringerlo a garantire sempre il migliore prezzo possibile.
|