Riassunto analitico
A causa della crescente richiesta di fonti proteiche alternative, il settore dell'allevamento europeo d’insetti, in particolare quello incentrato su mosca soldato (Black Soldier Fly, BSF), si sta sempre di più concretizzando anche a livello normativo. Grazie alla vasta gamma di applicazioni e benefici che comporta l’adozione di BSF, molte aziende stanno puntando sull'automazione del suo allevamento, per migliorare l'efficienza dei processi ed avere un ritorno economico. Diversi sono gli aspetti da considerare prima di realizzare un allevamento industriale basato su BSF: dalla scelta del contesto ambientale (outdoor o indoor), alla fase d’allevamento su cui focalizzarsi (“adulti e nursery” / “ingrasso delle larve” / “lavorazione delle larve”), sino ad arrivare alla scelta di decentralizzare parte del processo presso aziende terze. Questo studio, realizzato presso l’azienda Kinsect S.r.l., mira a raccogliere dati rilevanti per sviluppare un protocollo operativo funzionale che ottimizzi la produzione di BSF in un impianto industriale. Per raggiungere quest’obiettivo, sono stati avviati una serie di esperimenti incentrati su “adulti e nursery” di BSF, volti a valutare l'impatto di fattori come luce e substrato sul successo dell'allevamento. Nella prima fase dello studio, tre esperimenti hanno confrontato due tipi di luci LED con spettri diversi (Old Light e New Light). Non sono emerse differenze statisticamente significative in termini di percentuale di mosche sfarfallate, andamento nella mortalità nei due sessi, trend di ovideposizione, quantità di uova prodotte, schiusa, crescita e peso delle larve giovani. Tuttavia, Old Light è risultata più efficiente dal punto di vista energetico, consumando il 13% in meno rispetto a New Light. La seconda fase dello studio ha esaminato la gestione delle larve neonate fino al raggiungimento dello stadio ottimale per l’ingrasso. Sono state testate tre quantità di substrato (300, 400, 500 g di substrato secco per 1 g di neonati) e tre varianti della dieta Gainesville (fresca, fermentata 2 giorni, fermentata 1 giorno con lievito istantaneo). I parametri analizzati includevano il numero di larve ottenute, la riduzione del substrato e il peso larvale medio. I risultati hanno evidenziato che l’aumento della disponibilità di substrato ha triplicato il peso medio delle larve (0,009 g con 500 g di substrato vs 0,003 g con 300 g) e ridotto fino all’80% del residuo. Inoltre, in linea con la letteratura esistente, si è confermato che la fermentazione preventiva del substrato ha avuto un effetto positivo sullo sviluppo larvale. A parità di peso medio, il substrato Gainesville fermentato per 2 giorni si è rivelato la scelta più efficace, permettendo di ottenere un numero maggiore di larve e garantendo una riduzione del substrato fino al 78%, rispetto al 73% della dieta fresca. Questi risultati hanno fornito all'azienda Kinsect S.r.l. le informazioni necessarie per ottimizzare i protocolli di allevamento nell’ottica di contribuire all'espansione del mercato della BSF, attraverso l'impiego di tecnologie e metodologie efficaci per questi stadi di sviluppo.
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