Riassunto analitico
La menopausa è il passaggio dalla vita riproduttiva alla vita post-riproduttiva ed è una delle tappe più significative nella vita di una donna. Si tratta di un momento fisiologico che coincide con il termine della sua fertilità, ma che è spesso accompagnato da sintomi che peggiorano la qualità della vita, come vampate di calore, osteoporosi, sintomi genitourinari, disturbi dell’umore e del sonno, emicrania e aumento del rischio cardiovascolare. Questi disturbi sono dovuti al calo fisiologico nei livelli di estrogeni endogeni. La terapia di elezione si basa sulla terapia ormonale sostitutiva, che migliora la sintomatologia ma che spesso è accompagnata da numerosi effetti collaterali. Inoltre, non è consigliata in donne con storie di tumore al seno e utero-ovarico. Negli ultimi anni si sta facendo sempre più strada l’utilizzo di piante che contengono fitoestrogeni, composti con attività comparabile a quella degli ormoni che possono essere utilizzate per migliorare la sintomatologia che accompagna questo passaggio. Tra queste ricordiamo l’agnocasto, la cimicifuga racemosa, la soia, il trifoglio rosso e il luppolo. In questo lavoro di tesi voglio concentrare una particolare attenzione alla Salvia officinalis, una pianta utilizzata sin da tempi antichissimi per il trattamento di numerose patologie. Infatti, può essere utilizzata per migliorare i sintomi tipici della menopausa e si è dimostrata efficace anche nel miglioramento dei disturbi metabolici e nei deficit cognitivi e della memoria, che, anche in assenza di altra sintomatologia, spesso accompagna l’avanzare dell’età nella vita delle donne.
|
Abstract
La menopausa è il passaggio dalla vita riproduttiva alla vita post-riproduttiva ed è una delle tappe più significative nella vita di una donna. Si tratta di un momento fisiologico che coincide con il termine della sua fertilità, ma che è spesso accompagnato da sintomi che peggiorano la qualità della vita, come vampate di calore, osteoporosi, sintomi genitourinari, disturbi dell’umore e del sonno, emicrania e aumento del rischio cardiovascolare. Questi disturbi sono dovuti al calo fisiologico nei livelli di estrogeni endogeni.
La terapia di elezione si basa sulla terapia ormonale sostitutiva, che migliora la sintomatologia ma che spesso è accompagnata da numerosi effetti collaterali. Inoltre, non è consigliata in donne con storie di tumore al seno e utero-ovarico. Negli ultimi anni si sta facendo sempre più strada l’utilizzo di piante che contengono fitoestrogeni, composti con attività comparabile a quella degli ormoni che possono essere utilizzate per migliorare la sintomatologia che accompagna questo passaggio. Tra queste ricordiamo l’agnocasto, la cimicifuga racemosa, la soia, il trifoglio rosso e il luppolo.
In questo lavoro di tesi voglio concentrare una particolare attenzione alla Salvia officinalis, una pianta utilizzata sin da tempi antichissimi per il trattamento di numerose patologie. Infatti, può essere utilizzata per migliorare i sintomi tipici della menopausa e si è dimostrata efficace anche nel miglioramento dei disturbi metabolici e nei deficit cognitivi e della memoria, che, anche in assenza di altra sintomatologia, spesso accompagna l’avanzare dell’età nella vita delle donne.
|