Riassunto analitico
Il seguente lavoro di tesi è incentrato sull’efficientamento della progettazione in ottica manutenibilità: il metodo proposto è stato sviluppato con l’intento di accompagnare e guidare il progettista sin dalle prime fasi del processo di Design di un dato componente o sistema; il fine è quello di trovare, in partenza, delle soluzioni progettuali ottimali in previsione degli interventi di manutenzione a cui lo stesso verrà sottoposto nel corso della sua vita utile. Il principale beneficio apportato dal metodo consiste infatti nell’ottimizzazione delle risorse umane coinvolte: progettare un’unità astraendola da qualsivoglia prospettiva sulla manutenzione, comporta grande dispendio e sperpero di risorse. Sottoporre a posteriori, ossia a progettazione ultimata, un prodotto a valutazioni sulla sua resa in termini di maintenance è fortemente sconsigliato e spesso costringe a riprogettare o a reingegnerizzare lo stesso. Facilitare le operazioni di manutenzione o sostituzione risulta inoltre di fondamentale importanza sia per una riduzione dei tempi di indisponibilità della macchina, sia per un abbattimento dei relativi costi di manodopera. Tale approccio viene articolato come flusso, guida alla progettazione ed è pensato nella fattispecie per l’ambito agriculture, ma con margini di estensione ad altri settori, come ad esempio quello automotive, tenendo conto di alcune caratteristiche generali del procedimento. Si vagliano e confrontano più soluzioni costruttive andando a definire, per ciascuna di esse, un indice che ne misura la redditività manutentiva basandosi sui parametri cardine individuati. L’opzione più appropriata viene successivamente migliorata applicando delle “buone norme” di progettazione, che intervengono specificamente sui suddetti parametri in base alle esigenze del caso, riducendo in tal modo l’indice e rendendo efficace l’attività di manutenzione in termini di ergonomia, accessibilità ed esecuzione della stessa.
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