Riassunto analitico
Questa tesi parte dalla percezione della necessità di un intervento urgente rispetto alle questioni legate agli alunni con background migratorio e alle questioni di genere nel contesto scolastico, almeno per quanto riguarda gli istituti con i quali ho avuto modo di relazionarmi. Il lavoro di ricerca è quindi anche un tentativo di scavare oltre la percezione personale e di verificare con validità maggiore questa ipotesi.
Questa tesi è organizzata in tre capitoli principali, cui si aggiungono l’introduzione, le riflessioni conclusive e gli allegati. Nell’introduzione vengono presentate le motivazioni della ricerca e la struttura della tesi. Nel primo capitolo si andrà ad analizzare il contesto in cui questa ricerca si è svolta, cominciando ad indagare sommariamente la realtà italiana per quanto concerne la presenza migratoria, con particolare riferimento all’incidenza di alunni con background migratorio. Lo sguardo si stringerà poi sulla realtà dell’Emilia Romagna e della provincia di Piacenza (che è al secondo posto in Italia per incidenza degli alunni senza cittadinanza italiana), per entrare infine nel dettaglio della situazione della città e dell’Istituto Comprensivo di Fiorenzuola d’Arda e delle due classi le cui insegnanti sono fonte principale di questa indagine. Nel secondo capitolo si andrà invece a descrivere il disegno della ricerca, e si daranno indicazioni sull’apparato di studio, a partire dal metodo scelto, la Grounded Theory Costruttivista, il campionamento effettuato e lo strumento di indagine utilizzato, ossia l’intervista intensiva. Si espliciterà quindi il passaggio di etichettatura e di creazione di categorie più astratte e, infine, delle core categories. Nel terzo capitolo infine si andranno a descrivere estensivamente le proprietà della core categories individuate e ad analizzare in profondità quanto emerso dalle interviste. Nel capitolo finale vengono raccolte le riflessioni conclusive. Vengono allegate, per concludere, le interviste realizzate.
Per questo lavoro di ricerca si è optato per impianto metodologico di tipo qualitativo, ritenendo che questo tipo di approccio fosse la scelta più opportuna per lo studio di fenomeni complessi ed eticamente rilevanti. In particolare, tra gli orientamenti propri della ricerca qualitativa ci si è qui ispirati alla metodologia Grounded Theory Costruttivista (CGT), elaborata da Charmaz e finalizzata allo sviluppo di una teoria, radicata nei dati empirici, che non prevede la validazione di una ipotesi e non prende avvio da una domanda di ricerca circoscritta e formalmente determinante. Il campione scelto per questo studio è composto da 6 insegnanti della scuola primaria dell’IC di Fiorenzuola, ed in particolare dalle insegnanti di classe di due classi quinte.
Le interviste raccolte vanno a far emergere una scuola che fa da amplificatore della cultura dominante nei suoi aspetti più critici, invece che avere un ruolo attivo nella decostruzione e ricostruzione della stessa cultura. In conclusione, questa ricerca mette in luce l'importanza potenziale dell'educazione inclusiva e quanto la sua attuazione, ma anche la sua comprensione, siano ancora distanti. Dalle interviste emerge una realtà scolastica complessa e variegata, rappresentata in larga parte da situazioni di conflitto tra alunni e insegnanti, e molto più raramente da esempi virtuosi di relazioni costruttive. Si auspica quindi che questa tesi di laurea possa contribuire a sensibilizzare sull'importanza di creare contesti scolastici adatti, un corpo docenti accogliente e una cultura dell'inclusione per tutti gli studenti.
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