Riassunto analitico
Il carcinoma anaplastico della tiroide (ATC) è una forma tumorale rara, indifferenziata ed estremamente aggressiva, che conta più del 50% delle morti correlate a carcinoma tiroideo. Si ipotizza che gli ATC evolvano dai carcinomi differenziati della tiroide e che la transizione epitelio-mesenchimale (EMT) sia uno dei processi che guida il de-differenziamento implicato nel loro sviluppo. OVOL2 è un fattore di trascrizione (FT) con un ruolo fondamentale nell’inibizione della EMT. Diversi studi riportano che la sua espressione è diminuita in diversi tumori e la sua repressione è collegata all’aggressività del tumore e alla scarsa sopravvivenza dei pazienti. Nonostante la EMT giochi un ruolo chiave nello sviluppo degli ATC e OVOL2 sia cruciale nell’inibirla, la loro relazione e la funzione di OVOL2 in questo tipo di tumori rimane tuttora sconosciuta. Abbiamo quindi indotto l’over-espressione di OVOL2 in una linea cellulare di ATC (8505c) per valutare il suo ruolo in questo specifico sottotipo di tumore tiroideo. Abbiamo osservato che gli effetti di OVOL2 riducono le caratteristiche associate a EMT ma coinvolgono anche la mitosi e le dinamiche citoscheletriche. OVOL2 induce un blocco nella fase G2/M del ciclo cellulare e impedisce alle cellule di rientrare in interfase, andando così incontro ad apoptosi. Tale processo è causato da danni al fuso mitotico, alterazioni dell’organizzazione citoscheletrica e dell’adesione cellulare. Abbiamo dimostrato che le vie di segnalazione di RHO-GTPasi e il CPC sono le pathway maggiormente alterate. In entrambi i casi abbiamo riscontrato un legame di OVOL2 sui promotori dei geni chiave che controllano queste pathway. Complessivamente, abbiamo scoperto una via di segnalazione precedentemente sconosciuta, la quale merita ulteriori indagini per comprendere se è specifica per gli ATC o se potrebbe essere generalizzata per i tumori indifferenziati. È interessante notare che gli inibitori di alcuni dei bersagli di OVOL2 appena identificati sono attualmente utilizzate nella pratica clinica, quindi ulteriori studi potrebbero suggerire nuove opzioni terapeutiche per i pazienti affetti da ATC.
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