Riassunto analitico
Il presente elaborato tratta dell'abuso del processo tributario. A seguito di una breve introduzione sulla figura dell'abuso del diritto viene esaminato il tema dell'abuso del processo, inteso come una distorsione nell'uso dello strumento processuale con lo scopo di conseguire fini diversi da quelli che gli sono propri. L'abuso del processo è stato ampiamente discusso con riguardo al processo civile e amministrativo, per i quali infatti sono stati pubblicati un numero importante di articoli in dottrina e per i quali la stessa giurisprudenza si è adoperata alla ricerca delle possibili fattispecie da ricondurvi. Lo stesso non è avvenuto per il processo tributario per il quale, infatti, si tratta di un argomento del tutto inesplorato: gli interventi in dottrina sono stati assai limitati e la giurisprudenza, al di fuori di un caso, non ha ritenuto di dover chiamare in causa tale argomento. Negli ultimi tempi però è cresciuto l'interesse anche per il contenzioso tributario e, pertanto, in dottrina ci si è domandati se anche in tale ambito sia corretto parlare del cosiddetto 'abuso del processo'. L'obiettivo di questo studio è quello di comprendere se le fattispecie che costituiscono abuso processuale in ambito civile e amministrativo possono costituire condotte abusive anche per il processo tributario. Nella prima parte, infatti, vengono analizzate le fattispecie che sono state tipizzate come comportamenti abusivi nel processo civile e amministrativo, circoscrivendole a tre determinate categorie: frazionamento della domanda, limite al cumulo dei mezzi di espropriazione e lite temeraria. Nella seconda parte le medesime vengono studiate all'interno del processo tributario per comprendere e verificare se, anche in quest'ultimo, sia possibile ricondurle all'istituto dell'abuso processuale.
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