Riassunto analitico
L’oggetto di osservazione della presente ricerca sociologica qualitativa sono le forme di interazione professionale tra gli utenti che frequentano il medesimo spazio collaborativo. La ricerca è un caso di studio condotto all’interno dello spazio collaborativo Megahub di Schio (Vicenza), strutturato in due aree distinte: coworking-ufficio e fablab. Si è tentato di rispondere al seguente quesito di ricerca: in che modo dei coworker, che sono caratterizzati da percorsi e prospettiva di carriera individuali, possono generare forme di collaborazione professionale? In particolar modo, come sono interpretate le risorse strumentali e relazioni condivise all’interno di un coworking? Inizialmente, è stata approfondita la letteratura sulla trasformazione delle relazioni di lavoro nel post-fordismo rivolgendo particolare attenzione al quadro di individualizzazione ed autoimprenditorialità dei lavoratori cognitivi. Inoltre, è stato descritto anche il mutamento degli spazi di lavoro dove frequentemente le attività imprenditoriali dei knowledge workers trovano collocazione, interazione ed eventualmente collaborazione. Dall’analisi delle interviste semi-strutturate ai gestori e ai coworker, un periodo di osservazione partecipante e lo studio della documentazione disponibile sono emersi i seguenti risultati. Megahub intende raggiungere i seguenti obiettivi: 1. La strutturazione di un dialogo con gli attori economico-sociali locali e non: Megahub intercetta la domanda proveniente dall’esterno offrendo servizi, attività e risorse per la comunità locale o collaborando con organizzazioni che non operano sul territorio. 2. La generazione di relazioni interpersonali tra i clienti della struttura: oltre a fornire strumenti di lavoro; Megahub coinvolge gli utenti nella realizzazione dei progetti che possono attivare la collaborazione professionale tra i coworker. Inoltre sono emerse due forme collaborative: 1. La collaborazione per assemblaggio: dopo una preliminare divisione dei compiti tra i partecipanti, le parti individuali sono successivamente ricomposte: questa modalità di strutturare e reiterare la cooperazione dà vita ad una rete di professionisti nella quale i membri assumono il medesimo potere decisionale. 2. La collaborazione per contaminazione è caratterizzata da scambi tra gli utenti non premeditati. Sono prevalentemente scambi di suggerimenti o interventi di miglioramento delle singole attività individuali: in questi casi, i rapporti tra i cooperanti avvengono per fornitura di servizi poiché i poteri decisionali sul progetto ricadono sul coworker-comittente. Infine, è stato evidenziato come le forme di cooperazione possano fare tendenzialmente riferimento a due idealtipi di investimento su Megahub da parte degli utenti: 1. L’investimento-hosting caratterizza la collaborazione per assemblaggio ed avviene prevalentemente tra i coworker degli uffici che usufruiscono delle risorse di Megahub come protezione dal regime di concorrenza entro il quale operano. 2. L’investimento-spinning prevale nel fablab dove il turn-over degli utenti è maggiore. Gli utenti impiegano le risorse dell’officina per avviare e accelerare l’iniziativa imprenditoriale individuale. I maker e gli artigiani sono caratterizzati da una propensione all’autonomia sia nello svolgimento delle attività che dal punto di vista di identità commerciale poiché predeterminano l’obiettivo di rendersi indipendenti da Megahub nel breve periodo. Con il modello descrittivo emerso si è tentato di evidenziare l’ambivalenza sociale (hosting) ed economica (spinning) del caso studiato. Inoltre, il quadro delineato dalla ricerca su Megahub può essere utile per delineare future ricerche sul ruolo socio-economico degli spazi collaborativi.
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