Riassunto analitico
Negli ultimi anni i revisori legali hanno dovuto ampliare le proprie tecniche di lavoro sia in riferimento alle nuove funzioni implementate all’interno delle imprese a causa dell’avvento tecnologico, sia alla luce di un contesto economico che ha visto un accrescersi delle frodi. Le domande di ricerca a cui si vuole rispondere con questo elaborato sono relative agli strumenti messi a disposizione del professionista revisore al fine di identificare e valutare i rischi di errori significativi nel bilancio dovuti a frodi e fronteggiarli adeguatamente durante l’incarico di revisione. Nel primo capitolo viene preso in considerazione il bilancio di esercizio come principale mezzo di comunicazione delle imprese e come strumento cruciale di scelta per gli utilizzatori del bilancio. Attraverso il bilancio infatti, le imprese sono i grado di comunicare all’esterno la situazione economico finanziaria, sulla quale gli utilizzatori fanno affidamento nel prendere decisioni importanti di investimento, disinvestimento o detenzione di strumenti partecipativi. Il lavoro si è quindi concentrato sulla pericolosità della frode per i mercati, per le imprese e per gli stakeholder. La frode infatti, grazie alle modalità attraverso cui viene perpetrata, è in grado di modificare l’informazione finanziaria ed economica prodotta dalle imprese, rendendo inaffidabile il bilancio e traendo in inganno gli utilizzatori di questo. Al fine di chiarire il concetto di frode, la tesi espone le caratteristiche principali, i casi tipici del reato, le motivazioni che spingono il fraudster ad adottare questo comportamento. Viene poi descritta l’entità del fenomeno ed il profilo “classico” del fraudster. In questo contesto viene introdotta la figura del revisore e la sua responsabilità rispetto alla frode, cercando di definire il ruolo e la responsabilità alla revisione legale. Per comprendere meglio questa figura professionale, si è ritenuto opportuno introdurre il concetto generale di revisione contabile, i principi normativi da cui è regolata, le competenze richieste dall’incarico, soprattutto in tema di responsabilità e scetticismo professionale. In questo modo si è voluta evidenziare la relazione tra revisione legale e frode aziendale, la quale implica l’adozione da parte del revisore di specifici comportamenti in funzione del livello di rischio di frode fissato relativamente alle specifiche caratteristiche dell’incarico di revisione considerato. Nel terzo capitolo vengono quindi dettagliatamente descritte le attività e le sub-attività rilevanti rispetto alla frode, che il revisore deve attuare in tutte le fasi specifiche del lavoro. Dopo una considerazione sullo scenario economico odierno e sulle repentine modifiche tecnologiche che hanno portato all’automazione dei processi interni delle aziende, l’attenzione è stata posta sulle tecniche automatizzate di revisione, le c.d. Computer-Assisted Audit Techniques (CAATs,). Questi strumenti sono oggi necessari ed utili per il revisore, ad affrontare in modo idoneo le attuali condizioni in cui operano le imprese. La descrizione delle loro caratteristiche tecniche permette di elencare le verifiche di conformità e di sostanza che il revisore è in grado di svolgere in modo efficace grazie all’ausilio delle CAATs. Vengono in seguito descritte le caratteristiche degli strumenti di lavoro e dei software di audit adottati da parte del revisore. Con questo lavoro, perciò, si è voluta delineare una connessione tra le due tematiche, revisione e frode, con l’obiettivo di chiarire e definire le funzioni e le responsabilità del revisore aziendale di fronte a casi di frode, fornendo e mostrando i vantaggi che le procedure informatiche apportano all’attività di audit.
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