Riassunto analitico
Il Digital storytelling letteralmente significa narrazione digitale: le storie digitali sono una commistione tra narrativa e strumenti multimediali (Pezzot, 2016). Il termine “Storytelling” rimanda al concetto di narrazione, cioè l’arte di raccontare storie; “Digital” si riferisce al mezzo con cui il racconto viene elaborato, cioè strumenti tecnologici avvalendosi di competenze digitali. La narrazione è la forma più antica di letteratura, infatti ha da sempre avuto un ruolo culturale e formativo fondamentale, grazie alle storie tradizionalmente vengono trasmessi i valori fondamentali di una società, le credenze popolari e il significato da attribuire alla realtà. Con l’avvento del digitale nel XXI secolo, il nuovo linguaggio narrativo si è sviluppato in ogni ambito della società occidentale, dalla pubblicità, alla cultura, fino a coinvolgere la didattica delle scuole. La narrazione digitale è un supporto ai processi educativi e uno strumento per promuovere la Media Literacy, cioè l’insieme delle competenze digitali che permettono un uso sicuro e critico delle tecnologie. L’importanza della Media literacy nella ricerca in ambito educativo e scientifico è legittimata dagli sforzi che la Comunità Europea ha sostenuto negli ultimi decenni, in particolare, l’Agenda Digitale (2010-2020) è una delle sette iniziative della Strategia Europea-2020 (2010), per preparare l’economia dell’UE a tutte le future sfide in campo economico e sociale. Nella Raccomandazione 2006/962/CE, il Consiglio Europeo ha evidenziato otto competenze chiave di cittadinanza europea, ovvero le competenze di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Nelle Raccomandazione del Parlamento Europeo sono incluse anche le competenze digitali, identificate con l’alfabetizzazione alla tecnologia. La Comunità Europea ha promosso numerose attività di ricerca pedagogica per incoraggiare i giovani a divenire cittadini attivi nella società dell’informazione digitale. Si prenderà in esame in particolare il Progetto europeo Erasmus Plus “STORIES” (2015-2018), che coinvolge le università tedesche, turche, finlandesi e italiane, in particolare l’università di Modena e Reggio Emilia. L’obiettivo del Progetto Stories è quello di creare un’interazione consapevole ed educativa delle tecnologie nei bambini in età prescolare, e al termine del progetto (presumibilmente nel 2018) la sfida sarà quella di delineare delle linee guida utili per indirizzare gli insegnanti alla realizzazione di Digital Storytelling. Dall’analisi di cinque Digital Storytelling, elaborati da due scuole per l’infanzia reggiane, emergono punti di forza e criticità: i bambini di età compresa tra 3 a 5 anni, durante le attività nell’atelier digitale dimostrano interesse e “feeling” nei confronti delle tecnologie; nel corso delle attività guidate dalle educatrici, riescono a realizzare storie digitali dal contenuto interessante. Le educatrici dimostrano partecipazione e coinvolgimento interessato nel realizzare il progetto, sebbene esprimano una frustrazione latente poiché non si sentono adeguatamente formate nell’uso dei mezzi tecnologici.
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