Riassunto analitico
Il presente elaborato si propone di analizzare l’attuale rapporto esistente tra i servizi per l’infanzia e le famiglie con le quali entrano quotidianamente in contatto. Il quesito di partenza è relativo alle modalità tramite le quali è possibile creare e sviluppare la relazione di alleanza tra servizi per l’infanzia e famiglie. Le domande che ci si può porre possono essere: quali sono le problematiche vissute oggi all’interno delle famiglie? Quali sono le cause storiche e sociali che ne hanno determinato le attuali modifiche strutturali? In che cosa differiscono le nuove famiglie rispetto a quelle del passato? Quali sono gli interventi proposti dalle agenzie educative nazionali? Come si collocano i servizi per l’infanzia all’interno dello spettro degli interventi educativi? Tali quesiti convergono in realtà verso un'unica domanda centrale: può il servizio per l’infanzia contribuire positivamente al sostegno e al supporto della funzione genitoriale, oggi sempre più fragile, favorendo l’empowerment dell’intero sistema familiare? Ed eventualmente quale modalità relazionale e comunicativa deve assumere l’equipe di educatori per sostenere e supportare la funzione genitoriale? L’obiettivo è pertanto la conoscenza di quale specifica forma comunicativa possa influire direttamente sullo sviluppo del bambino e sul processo di empawerment delle figure genitoriali, stimolandone la crescita e promuovendo così lo sviluppo di una migliore consapevolezza educativa sulle proprie azioni e sul proprio ruolo genitoriale. Ciò consentirà di elaborare pianificazioni e progetti pedagogici ottimali volti a promuovere il benessere del bambino e dell’intero sistema familiare da cui proviene. Le tematiche analizzate, avvalorate dai dati scientifici e dagli autori che per primi se ne sono occupati, possono quindi essere considerati come la risposta odierna ed attuale relativa a tale quesito, il cui grado di complessità obbliga comunque a considerarlo in sé inesauribile. Possono essere individuate due principali ipotesi di ricerca. Una prima ipotesi considera lo sviluppo del bambino e della famiglia come la risultante di meccanismi relazionali scarsamente influenzabili dalle esperienze e dalle relazioni vissute al di fuori di essa. Una diversa lettura è invece assunta dall’ipotesi secondo la quale le interazioni con l’ambiente, in particolare le relazioni interpersonali correttive vissute nel contesto dei servizi per l’infanzia, possono esercitare un’influenza diretta sullo sviluppo e sulla crescita del bambino e sul sostegno della funzione genitoriale del suo sistema familiare . Il metodo utilizzato per approfondire e vagliare queste due principali ipotesi si configura come un’analisi critica della letteratura disponibile, di cui verrà fornita una prospettiva sintetica ed aggiornata. I dati provenienti dai contributi della psicologia, della pedagogia, delle neuroscienze, dalle scienze statistiche verranno analizzati, discussi e criticati, allo scopo di fornire una risposta al quesito iniziale.
L'analisi dei dati, indicherà quale specifica forma comunicativa può influire direttamente e positivamente sull'individuo. Tale forma comunicativa è quella empatica, la quale gioca un ruolo centrale in quanto permette all’altro di coscientizzare ciò che prova. La conoscenza di questi processi comunicativi conduce a considerare la relazione interpersonale servizi per l’infanzia-famiglie, basata sull’empatia e sulla cura, come potenziale strumento funzionale al sostegno della funzione genitoriale e alla costruzione di una consapevolezza educativa, in quanto la sintonizzazione emotiva interpersonale può sviluppare la coscientizzazione intrapersonale e intrafamiliare, favorendo l’intera famiglia a sviluppare uno sguardo su di sé più accogliente ed empatico.
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