Riassunto analitico
La tesi si concentra sull’analisi di alcune opere teatrali delle drammaturghe scozzesi contemporanee Sue Glover e Rona Munro: The Seal Wife (1985) e The Straw Chair (1988) di Glover, The Maiden Stone (1995) e The Piper’s Cave (1985) di Munro. In particolare, il lavoro esamina le modalità con cui tali testi recuperano elementi del mito e della tradizione scozzesi. Lo studio dei testi è preceduto da una sezione sulle origini del folklore scozzese e da un breve excursus sulla drammaturgia femminile prodotta in Scozia a partire dagli anni Settanta del Novecento, un corpus di opere relegate in secondo piano nel panorama teatrale ufficiale, a causa delle forti difficoltà incontrate dalle autrici nel pubblicarle e metterle in scena. Attraverso una nuova mitopoiesi, le drammaturghe muovono una critica ai principi della società patriarcale, sovvertendo il canone letterario classico e dando voce a figure femminili che, dalla tradizione, sono state emarginate e classificate come l'“altro”.La prima opera presa in esame sarà The Seal Wife di Glover, un dramma che ha al centro il mito di creature misteriose quali le selkies, esseri appartenenti in particolare alla mitologia delle isole Orcadi, in grado di trasformarsi da foche a esseri umani. La protagonista della pièce è proprio una di loro, Rona, che avendo smarrito la sua pelle, diventa la donna di Alec, ma, nell'epilogo, essa riesce a recuperarla e a tornare al mondo al quale appartiene, l’oceano. Attraverso il personaggio di Rona, Glover tratta la questione della disparità di genere e di come la definizione dei ruoli avvenga a favore della controparte maschile: la ragazza, infatti, è a disagio nella funzione di madre e moglie che Alec ha deciso per lei.Si analizzerà poi The Straw Chair, nella quale Glover recupera un personaggio storico appartenente all'aristocrazia di Edimburgo vissuto nel Settecento, Lady Rachel Grange. Si tratta di una figura femminile controversa, ostracizzata dal marito, Lord Grange, perché lo aveva minacciato di rivelare i suoi intrighi politici. Lady Rachel Grange viene confinata, senza nessuna possibilità di comunicare con i membri della sua famiglia, in una remota isola a nord della Scozia, St Kilda, dove è appunto ambientata la pièce. La donna muore in esilio, dimenticata da tutti. Nei due drammi di Rona Munro, oggetto di questa tesi, viene smascherata la falsità del concetto secondo il quale la femminilità è determinata da fattori biologici anziché sociali. La sua opera The Maiden Stone riprende una leggenda assai nota in Scozia: quella della fanciulla che scommette con il diavolo. La donna, però, chiede aiuto a Dio affinché la salvi dal demonio: le sue preghiere vengono ascoltate; infatti, alla fine, viene trasformata in pietra, così come accade anche a Harriet, la figura femminile più importante della pièce. Munro esplora qui temi come la posizione della donna nella società, la sessualità femminile, la maternità, l'espressione della creatività artistica e la realizzazione professionale delle donne.Infine, in The Piper’s Cave Munro fa riferimento al racconto popolare, in cui un abile suonatore di cornamusa un giorno entra in una caverna e non ne esce più. Nel dramma, infatti, il protagonista maschile Alisdair, vive proprio in una spelonca e non la lascia nemmeno quando Jo, la protagonista femminile, cerca di spronarlo ad andare con lei. Temi come la violenza e il difficile rapporto tra i generi entrano nell'opera in modo sottile e provocatorio.Glover e Munro, inserendo elementi mitici e folklorici, riescono a creare nelle loro opere un’atmosfera magica e fiabesca. Il loro scopo è quello di denunciare come, nel processo di creazione dell’identità nazionale scozzese, l’uomo si sia servito della mitopoiesi per forgiare una società patriarcale e misogina e per creare rapporti di potere e differenze di genere. Le protagoniste femminili dei drammi sono donne a disagio nei ruoli che la tradizione ha assegnato loro.
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Abstract
This thesis focuses on some dramas by the contemporary Scottish women playwrights Sue Glover and Rona Munro: The Seal Wife (1980) and The Straw Chair (1988) by Glover, The Maiden Stone (1995) and The Piper’s Cave (1985) by Munro. In particular, it examines how these texts interpret elements of Scottish myth and traditions. The textual analysis is preceded by a section on the origins of Scottish folklore, and by a brief excursus on female Scottish drama from the 1970s onwards marginalised by the official theatre scene, in which women encountered serious difficulties in publishing and staging their works. Glover and Munro, through their process of mith-making, criticize patriarchal precepts, subverting the traditional literary canon and giving voice to female characters who have been marginalized and defined as the “other”.
The first work considered is The Seal Wife by Glover, a drama dealing with the myth of selkies, mysterious creatures belonging to the mythology of the Orkney Islands that from seals turn into human beings. The protagonist of the play is one of them, Rona, who has lost her skin and becomes Alec’s wife, but, at the end, she manages to find it again and returns to the world to which she belongs, the ocean. Through the character of Rona, Glover confronts the issue of gender inequality whereby gender roles have been defined in favour of the male counterpart. Rona, in fact, refuses to be just a wife and a mother, the roles which Alec has decided for her.In the second play analyzed, The Straw Chair, Glover recovers a historical aristocratic character from eighteenth century Edinburgh, Lady Rachel Grange. She was a controversial woman forcibly exiled by her husband, Lord Grange, because she threatened to reveal his political intrigues. He, therefore, confined her to a remote island in the north of Scotland, St Kilda, which is precisely where the play is set, preventing any written correspondence between her and her family. In most of her plays, Munro shows the false concept of womanhood as biologically determined rather than as a social construct. In The Maiden Stone she retrieves a famous legend in Scotland: the tale of the girl who bets with the devil. However, the young maid asks God to help and rescue her from the devil. At the end, God listens to her prayers and turns her into a stone. This also happens to Harriet, the protagonist of the play. The drama explores several themes: woman's position in the society, woman's sexuality and motherhood as well as artistic creativity and woman's professional achievement.Finally, in The Piper's Cave, Munro tells the story of the skilful piper that one day enters the hill and never comes out. As in the myth, the male protagonist of the play, Alisdair, lives in a cave and never wants to go out, not even at the end of the drama, when Jo, the female character, tries to convince him to go away with her. In the play, Munro examines the themes of violence and the difficult relationship between genders.
Using mythical and folkloric elements, Glover and Munro create a magical and fairytale atmosphere. Their aim, however, is also to denounce how man, in forging Scottish national identity, used myth-making to create a patriarchal and misogynist society, as well as, relationships of power and gender differences. Their female protagonists are marginalized women, uncomfortable in the role of wife and mother that tradition has assigned them.
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