Riassunto analitico
Il presente elaborato si propone di analizzare nel dettaglio la disciplina del contratto di agenzia, nazionale e internazionale, per poi analizzare le opportunità che questa figura rappresenta per l’imprenditore per espandere la propria attività in diversi mercati esteri. Per esaminare a fondo l’agenzia commerciale si è scelto di partire dalla normativa italiana, in maniera tale da avere una completa visione dell’argomento che si va a trattare e inquadrare al meglio la figura dell’agente commerciale, in rapporto all’azienda preponente. L'agente di commercio è infatti una figura lavorativa autonoma, molto richiesta, perché per un'azienda ha dei costi di gestione certi e in media più bassi di quelli sostenuti per l’assunzione di un lavoratore dipendente e comunque proporzionali al fatturato. Viene infatti retribuito dall’azienda secondo una politica provvigionale in base all’attività svolta. Sostanzialmente un agente di commercio si assume una parte del rischio d'impresa del mandante legando i propri guadagni ai risultati prodotti per conto dell'azienda preponente. Come verrà sottolineato, il problema di questo contratto sta nella possibile equivocità della figura dell' agente. In alcuni ordinamenti nazionali esso viene infatti assoggettato alla disciplina dei lavoratori autonomi o parasubordinati, mentre in altri viene equiparato ad un dipendente della impresa preponente, e quindi “trattato” come un lavoratore subordinato. La distinzione è importante, in quanto soltanto al lavoratore subordinato è possibile applicare quell' intenso e complesso regime protettivo ed inderogabile previsto dalla legislazione in materia di lavoro subordinato. Per meglio delineare la figura dell’agente verrà poi analizzata prima la normativa europea, come prevista nella Direttiva 86/653/CEE, che si propone di uniformare e coordinare le diverse legislazioni nazionali degli Stati membri concernenti gli agenti commerciali indipendenti e in seguito la normativa internazionale, esaminando e confrontando gli elementi caratterizzanti il contratto di agenzia nelle diverse legislazioni e le prospettive per una sua uniforme regolazione, in modo da semplificare le procedure per chi si appresta a servirsi di questo intermediario commerciale. Le maggiori difficoltà, come verrà evidenziato, si incontrano sicuramente riguardo alla legge applicabile in tema di agenzia in caso di controversie, proprio a causa dell’assenza di un coordinamento delle diverse legislazioni nazionale e di una disomogeneità di definizione e collocazione di tale figura. Infine la trattazione si focalizzerà sull’aspetto più prettamente economico e strategico della scelta dell’agente di commercio come figura di intermediario commerciale nel processo di espansione internazionale di un’impresa. Si è scelto di trattare questo aspetto in quanto l’internazionalizzazione rappresenta nel contesto attuale una grande opportunità di crescita e di sviluppo per un’impresa, anzi sempre più spesso si propone come scelta obbligata per rimanere competitivi in una situazione di stallo dell’economia dovuta alla crisi economica. Gli agenti di commercio rappresentano per il mondo economico una vera e propria risorsa. L’agente di commercio, è infatti colui il quale lavora in forma indipendente, ma strettamente legato alla casa mandante, e non rappresenta un costo ma una grande opportunità. Permette infatti all’impresa preponente di penetrare in nuovi mercati, tramite di professionisti esperti a costi fissi minimali. Si è poi scelto di analizzare un caso pratico a titolo esemplificativo, quello del Brasile e della normativa vigente in tema di agenzia, prendendo spunto dall’esperienza di espansione internazionale dell’azienda modenese USCO Spa, presso la quale svolgo un proficuo contratto di apprendistato.
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