Riassunto analitico
Il siero di latte, ottenuto dalla precipitazione della caseina del latte durante la produzione del formaggio, è uno dei principali sottoprodotti dell'industria lattiero-casearia. Il suo principale componente è il lattosio, che contribuisce all’elevato valore della Domanda Biochimica di Ossigeno (BOD) e della Domanda Chimica di Ossigeno (COD), rendendo il siero di latte un agente altamente inquinante. Difatti, il suo smaltimento rappresenta ancora un problema per il settore lattiero-caseario.
Questo studio ha avuto l'obiettivo di utilizzare i processi microbici per promuovere il biorisanamento del siero di latte e di fornire una panoramica sui principali prodotti derivati dal siero di latte. Molto interessante risulta essere la produzione dei biopolimeri e, in particolare, della cellulosa da parte di alcuni ceppi batterici di Komagataeibacter xylinus e K. rhaeticus. L’interesse della cellulosa batterica (CB) come biopolimero naturale prodotto da microrganismi è da attribuire alle sue peculiari proprietà e alle successive applicazioni in campo biomedico, cosmetico, tessile e alimentare.
Lo studio ha esaminato la produzione di biocellulosa da parte di quattro specie di batteri acetici (BA), tra cui K. xylinus K2G30 (WT), K. xylinus K2G30 ∆gdh (MOD), K. xylinus K1G4 e K. rhaeticus K2G14, in due tipi di campioni di siero di latte bovino (OCW e NCW, sterilizzati rispettivamente per filtrazione e autoclave) dopo 3, 6 e 9 giorni di coltivazione. Inoltre, le concentrazioni di lattosio, acido gluconico e acido lattico, importanti fattori che influenzano la produzione di cellulosa batterica, sono state determinate mediante Cromatografia Liquida ad Alta Prestazione (HPLC).
I risultati hanno mostrato che i diversi ceppi di BA producono CB in quantità variabile. La resa in CB sembra essere influenzata dal mezzo di coltura e dal tempo di incubazione. La massima produzione di CB (1,2 g/l) è stata osservata con il ceppo K. xylinus K2G30 (WT) dopo sei giorni di coltivazione nel siero di latte bovino OCW, mentre la produzione minima (0,14 g/l) è stata registrata con il ceppo K. xylinus K2G30 (MOD) dopo tre giorni di coltivazione.
In conclusione, il presente studio conferma la possibilità di utilizzare il siero di latte bovino come substrato di crescita per la produzione di cellulosa batterica da parte dei batteri acetici del genere Komagataeibacter.
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