Riassunto analitico
Il presente elaborato analizza il ruolo dell’etero-ripetizione – la riproduzione da parte di A di materiale precedentemente enunciato da B – in terzo turno nell’interazione in classe durante lezioni di italiano L2 presso un centro di accoglienza per richiedenti asilo a Modena. L’obiettivo principale è identificare le diverse forme e funzioni della ripetizione, sia da parte del docente che dello studente, e il suo impatto sui turni successivi, evidenziandone il ruolo nella costruzione dell’interazione in classe. La ripetizione risulta essere una risorsa ampiamente utilizzata sia nell’interazione ordinaria che pedagogica, assumendo funzioni diverse a seconda del contesto. L’analisi si basa su un corpus di cinque lezioni di italiano L2 video-registrate. Per questo studio, sono stati selezionati tre studenti, le cui interazioni sono state trascritte secondo le convenzioni dell’Analisi della Conversazione, permettendo di esaminare in modo dettagliato le dinamiche interattive. I dati di questo studio mostrano che, nonostante il contesto osservato sia prettamente didattico, la ripetizione in terzo turno spesso può assumere funzioni sia di tipo pedagogico che ordinario. Questo suggerisce che l’insegnamento dell’italiano L2, in questi contesti, riflette una natura ibrida, che combina pratiche discorsive istituzionali e ordinarie. I risultati mostrano che le lezioni non si limitano all’insegnamento della lingua italiana, ma svolgono anche una funzione più ampia di supporto all’integrazione degli studenti nel nuovo contesto sociale. Questo duplice obiettivo si riflette nelle pratiche discorsive osservate: l’alternanza tra pratiche discorsive pedagogiche e ordinarie, che si manifesta nell’uso della ripetizione, e le tematiche trattate, si configurano infatti come elementi funzionali al supporto per una adeguata formazione ed integrazione sociale del migrante.
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Abstract
This study analyses the role of other-repetition – the reproduction of material previously uttered by a speaker other than the one originally producing it – in third position during classroom interaction in Italian as a second language classes at a reception centre for asylum seekers in Modena. The main objective is to identify the different forms and functions of repetition, both when produced by the teacher and by the student, and its impact on subsequent turns, describing its role in the construction of classroom interaction. Repetition is widely used in both ordinary and pedagogical interaction, and it may assume different functions depending on the context. The analysis is based on a corpus of five video-recorded Italian L2 lessons, with a total recording time of approximately 6 hours and 20 minutes. For this study, three students were selected, and their interactions were transcribed according to the conventions of Conversation Analysis, which allowed for a detailed examination of the interactive dynamics. The data from this study show that, although the setting is primarily pedagogical, third-turn repetition can serve both didactic and ordinary functions. This suggests that Italian L2 teaching in such contexts is characterized by a hybrid nature, which combines institutional and ordinary discursive practices. The findings show that these lessons are not just about teaching the language, but also serve a broader function of supporting students’ integration into their new social context. This dual objective is reflected in the observed discursive practices, where pedagogical and ordinary conversational practices combine. This is evident in the use of repetition and the topics discussed, both functioning as key elements in facilitating migrant’s learning and social inclusion.
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