Riassunto analitico
Uno degli obiettivi delineati dall’Agenda ONU 2030 è il miglioramento della resa delle colture in modo sostenibile e rispettoso dell'ambiente, riducendo, ad esempio, l’impiego di fertilizzanti inorganici, soprattutto azotati, che hanno un grosso impatto ambientale, provocando la perdita di biodiversità e la contaminazione dei suoli. Il biochar si è dimostrato essere uno strumento eccellente per trattenere nutrienti e acqua nel suolo, aumentando, inoltre, il sequestro del carbonio in forma stabile e migliorando l’attività microbica del suolo. Lo scopo di questa tesi è stato quello di dimostrare l’efficacia del biochar, da solo e/o funzionalizzato con microrganismi utili, della specie Pseudomonas chlororaphis subsp. aureofaciens, e sottoprodotti agroalimentari (polvere di buccia di mela essiccata e polvere di buccia di pomodoro essiccata) per la crescita e lo sviluppo di piantine d’orzo del genotipo ‘Nure’. Per ottenere gli obiettivi prefissati, sono state predisposte due prove comparative di laboratorio: 1) Prova in vitro per la valutazione della vitalità delle colonie del batterio Pseudomonas chlororaphis subsp. aureofaciens nel biochar e nel biochar arricchito con polvere di buccia di mela essiccata o polvere di buccia di pomodoro essiccata; 2) Prova in condizioni controllate dove i fertilizzanti innovativi sopra citati sono stati testati nella produzione di piantine di orzo. Inoltre, nel secondo esperimento, le piantine, dopo 2 settimane dalla semina, sono state sottoposte a 2 regimi irrigui diversi (controllo e stress idrico). I trattamenti esaminati nella seconda prova sono stati sei: 1) controllo composto solamente da torba; 2) torba arricchita con biochar; 3) torba inoculata con Pseudomonas chlororaphis subsp. aureofaciens (PGPR); 4) torba arricchita con polvere di buccia di mele essiccata; 5) torba arricchita con biochar funzionalizzato con PGPR; 6) torba arricchita con biochar funzionalizzato con PGPR e polvere di buccia di mela essiccata. La prova relativa alla vitalità del PGPR (Prova 1) ha mostrato come tutti i trattamenti abbiamo incrementato la vitalità del microrganismo valutato, e la tesi che ha mostrato l’incremento maggiore è stata quella con il biochar e la polvere di buccia di mela (+ 130% dopo 24 ore, +178% dopo 48 ore). Nella prova sulle piantine di orzo (Prova 2) è emerso come tutti i trattamenti, ad eccezione di quello con torba arricchita con biochar funzionalizzato con il PGPR e polvere di buccia di mela, abbiano fatto registrare un aumento del numero di foglie prima dello stress ed un aumento della biomassa della pianta rispetto al controllo non trattato dopo lo stress. In conclusione, l’utilizzo di biostimolanti innovativi, anche nelle fasi precoci di crescita della pianta, risulta essere un mezzo interessante per migliorare la produttività, la resilienza e l’adattamento delle colture sia in condizioni normali che di stress idrico.
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