Riassunto analitico
Il presente elaborato, dal titolo Quando il troppo non è mai abbastanza. Il disturbo dismorfico attraverso i social network si pone come obbiettivo quello di raccontare l’impatto che i social network hanno sugli utenti, specialmente sui più giovani. Essi, infatti, è dimostrato incidano in maniera molto marcata sulla salute psico-fisica dei ragazzi, che ormai abitano gli spazi virtuali quasi più di quanto non abitino quelli reali. Nel dettaglio abbiamo cercato, nel primo capitolo, di definire l’argomento principe di questo lavoro di tesi, il disturbo da dismorfismo corporeo. Ne abbiamo, per sommi capi, tracciato i confini attingendo dai manuali di psicologia e indicato i risvolti conseguenti, come l’isolamento, i disturbi del comportamento alimentare o il ricorso alla medicina e chirurgia estetica. Col secondo capitolo abbiamo riportato alcuni dei profili di brand e personaggi famosi che contribuiscono con la loro immagine e la loro comunicazione a marcare il senso di inadeguatezza e insufficienza che gli utenti sviluppano. Ci siamo concentrati sull’ideale restituito dagli influencer più seguiti non solo in Italia, ma anche a livello globale, come ad esempio le sorelle kardashian/Jenner. Il terzo ed ultimo capitolo ci è servito invece per riportare, di contro, gli influencer e i brand che si sono impegnati a prestare il loro volto per sensibilizzare gli utenti sul tema dell’accettazione di sé, mostrando una del tutto corruttibile normalità spogliata di filtri e ritocchi estetici, e con questi anche le campagne che grandi marchi come Dove portano avanti.
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