Riassunto analitico
Regione chiave del sistema terrestre, la costa della Namibia è tra le aree di interesse globale per la valutazione delle interazioni tra aerosol, radiazioni e nuvole, al fine di comprendere il ruolo del particolato atmosferico nel cambiamento climatico. In questo studio vengono analizzati dati estratti da campioni di aerosol provenienti da Henties Bay, in Namibia, prelevati durante la campagna AEROCLO-sA tra Agosto e Settembre 2017, presso l’Osservatorio di Henties By (HBAO) affacciato sull’Oceano Atlantico sud-orientale. L'analisi viene eseguita due volte: nella prima vengono utilizzate le concentrazioni misurate nel PMTOT (particolato totale, compresa la frazione grossolana) mentre nella seconda si considera il PM1 (particolato fine con diametri inferiori a 1µm). L’obiettivo principale è caratterizzare il sito individuando le possibili sorgenti che contribuiscono all’emissione delle sostanze rilevate all’interno dei campioni. La ripartizione viene realizzata attraverso la Positive Matrix Factorization (PMF), un’analisi statistica spesso impiegata per l’identificazione dei fattori e dei relativi contributi. Inoltre, al fine di implementare e migliorare lo studio, viene elaborata un’analisi sui dati di vento raccolti durante la campagna, per verificare l’effettiva influenza della direzione e della velocità del vento sul contributo delle sorgenti. I risultati mostrano che, durante la campagna, il sito in esame vede il contributo di sorgenti naturali ma anche antropiche, locali o distanti dal luogo di campionamento. Spray marino, polvere minerale, aerosol secondario e polvere da costruzione di strade sono le principali sorgenti individuate. Lo spray marino è caratterizzato da un contributo costante e dominante, favorito dalla direzione del vento che proviene più frequentemente da ovest, cioè dall’oceano. Al contrario, il contributo della polvere minerale non è continuo ma episodico ed è prevalentemente funzione della direzione del vento; in particolare, tali episodi si verificano quando questo proviene dall’entroterra e non dal mare. L’emissione di composti gassosi contenenti zolfo, durante il ciclo di vita del fitoplancton, contribuisce alla formazione di specie chimiche secondarie, che sembra essere influenzata dalle condizioni climatiche (temperatura, velocità del vento, radiazione solare). Infine viene individuato il contributo di una sorgente antropica, dovuta alle attività di costruzione di strade che causano il rilascio in atmosfera di metalli pesanti e di altre specie chimiche costituenti i materiali utilizzati per la compattazione degli strati.
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