Riassunto analitico
La continua richiesta di energia che la Terra deve soddisfare per permettere all’uomo di continuare le sue attività e soprattutto l’aumento costante dell’inquinamento stanno danneggiando l’ambiente e limitando le capacità rigenerative del pianeta, inoltre grandi nazioni con una densità di popolazione elevata come l’India e la Cina hanno livelli di inquinamento e consumo davvero altissimi, e per tale motivo cresce, sempre di più, il desiderio da parte dei consumatori di adottare pratiche di consumo consapevoli e sostenibili. Il packaging, soprattutto quello che rientra nella categoria del food packaging, ad oggi, è concepito e progettato per il riciclo e il recupero, totale in alcuni casi e parziale in altri, attraverso azioni specifiche, vantaggiosi per la tutela dell’ambiente e per il risparmio di materiali ed energia. Il riciclaggio è un tema ricorrente tale da essere una delle principali scelte del consumatore quando acquista un prodotto alimentare, per tale motivo vi è sempre un più maggiore interesse all’utilizzo e al miglioramento di imballaggi a base carta/cartoncino. Gli imballaggi di carta, infatti, racchiudono due componenti cardine fondamentali per la situazione attuale che stiamo vivendo, ovvero riciclabilità e funzionalità. La sostenibilità della carta e la sua riciclabilità sono argomenti di studio sempre più d’interesse nell’ambito della ricerca. Tuttavia, le caratteristiche fisiche della carta non sono sempre ottimali, soprattutto aspetti come resistenza all’umidità e ai grassi. Per tale ragione, questo studio sperimentale si pone l’obbiettivo del miglioramento delle caratteristiche appena citate di carta base, già presente in commercio, tramite l’impiego di film biodegradabili e molecole di diversa natura. I campioni di carta sono stati rivestiti da soluzioni di polycaprolactone (PCL) e percentuali variabili di amido, agar e minerat (LAE e glicerolo) introducendo anche la componente plastificante del glicole polietilenico (PEG). I campioni rivestiti sono stati testati, così da valutarne caratteristiche strutturali e fisiche. E’ stato valutato, tramite la misurazione dell’angolo di contatto e la misurazione della WVTR, l’idrorepellenza della carta, testate le proprietà di barriera al vapore acqueo e la bagnabilità della superficie; l’oleorepellenza è stata determinata tramite l’impiego del cosiddetto “test KIT12” e tramite la misurazione dell’angolo di contatto, con l’impiego di una componente oleosa di riferimento, ovvero l’olio di ricino; le caratteristiche meccaniche sono state determinate, con l’utilizzo di un dinamometro; determinata anche la variazione del peso dei campioni di carta trattati con le varie miscele. Lo studio ha dimostrato come i rivestimenti biodegradabili, in miscele variabili, abbiano apportato, in alcuni casi, il miglioramento delle caratteristiche fisiche dei campioni di carta, rispetto al riferimento, ovvero la carte base non trattata. Il tutto al fine di favorirne il contatto con gli alimenti e garantirne una maggiore riciclabilità del prodotto.
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