Riassunto analitico
Il progetto di ricerca si occupa di analizzare l’impatto che lo smart working ha avuto sulla produttività e sul Work-Life Balance dei lavoratori. Questo nuovo approccio al lavoro si è diffuso in maniera repentina in tutto il mondo a partire da marzo 2020, a seguito della diffusione del virus SARS-CoV-2 che ha costretto il mondo intero a un lockdown generalizzato per contrastarne la diffusione. Nel corso degli anni molti studiosi hanno analizzano gli effetti del lavoro agile sulla produttività dei lavoratori, anche se, a causa delle numerose variabili che dovrebbero essere considerate e alla difficoltà di valutare la produttività lavorativa, non è facile ottenere dei risultati oggettivi e precisi. Inizialmente viene analizzato il concetto di smart working, le differenze con le altre modalità di lavoro a distanza, la normativa di riferimento, gli aspetti positivi e le inevitabili criticità per i lavoratori. Segue un approfondimento sui diversi modelli di implementazione dello smart working all’interno di un'organizzazione e sulle nuove competenze lavorative richieste dal mercato del lavoro. Si passa poi all’esposizione di tutte le teorie sulle quali si è basato il concetto di Work-Life Balance nel corso degli anni, concludendo con la recente concezione di Work-Life Integration. Infine, è stata effettuata un'analisi empirica su un campione di lavoratori al fine di indagare l’impatto che lo smart working ha avuto sulla loro salute psicofisica, sull’equilibrio tra vita lavorativa e privata, nonché sulla loro produttività. Lo scopo è quello di sostenere l’adozione di una modalità di lavoro mista, meglio definita hybrid working, che prevede sia giorni di lavoro in presenza sia in smart working.
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