Riassunto analitico
Nel 2008 fu introdotta la prima Blockchain che venne utilizzata come registro di tutte le transazioni del Bitcoin, la più importante e conosciuta Criptocurrency al mondo.In questi 10 anni il trend dimostra che la crescita non è stata constante ma caratterizzata piuttosto da rilevanti tracolli e successivi rimbalzi che, inevitabilmente, hanno affascinato e conquistato non solo gli ambienti della finanza, ma anche l’opinione pubblica. Tra il 2010 e il 2020 diverse sono state le considerazioni fatte dagli esperti che si ebbe nei Paesi Bassi durante l’epoca d’oro Olandese, chi ritiene che prima o poi si possa passare da una moneta virtuale ad una moneta avente corso legale ed infine tra chi sostiene che l’uso delle Criptovalute, con tutti i benefici che ciò comporta dal punto di vista della tracciabilità, dell’anonimato e della segretezza delle transazioni effettuate, sia diventato il principale strumento di pagamento di organizzazioni terroristiche per l’acquisto di armi. Nel corso degli ultimi 20 anni la normativa Antiriciclaggio ha subito diverse modifiche ed integrazioni anche in conseguenza della repentina proliferazione di molteplici nuovi schemi di riciclaggio che vedono le Banche assumere sempre di più un ruolo centrale. Infatti, se da un lato l’Oggetto Sociale degli Istituti Finanziari può essere tradotto nel richiedere il pagamento di una commissione a seguito di una transazione, dall’altro la normativa gli impone di sorvegliare sulla liceità dei fondi con i quali le stesse vengono effettuate. A tutto ciò va aggiunta una inevitabile interdipendenza tra criptovalute e intermediari finanziari grazie all’avvento, recentemente, delle Fintech[1] abbreviazione di Financial Technology, letteralmente Tecnologia Finanziaria, che coniuga l’innovazione tecnologica e il mondo dei servizi finanziari. Partendo da questo spunto proverò, nel corso di questo elaborato, a spiegare come l’uso di queste nuove tecnologie possa essere applicato alle Funzioni di Controllo Interno degli Intermediari Finanziari con l’obiettivo di eliminare la discrezionalità e la soggettività nei processi tipici di controllo e di conseguenza massimizzare la creazione di valore per l’azienda.
|