Riassunto analitico
Ogni giorno siamo chiamati a prendere delle decisioni. A volte si tratta di decisioni prese istintivamente oppure in modo automatico ed apparentemente casuale, senza valutarne in specifico ogni conseguenza. Tutti i giorni decidiamo quale capo indossare, con quale mezzo di trasporto recarci al lavoro, cosa acquistare al supermercato. Si tratta di azioni perlopiù automatiche, che la nostra mente decide come svolgere senza compiere articolati processi decisionali. D’ altra parte, siamo chiamati spesso anche a intraprendere decisioni più complesse e che impiegano più tempo per essere elaborate. Pensiamo a quando abbiamo dovuto valutare la scelta della facoltà universitaria, quale lavoro intraprendere di fronte a più proposte, oppure, spostandoci su un piano più emotivo, a quando abbiamo dovuto fare scelte su una relazione sentimentale. Ma le decisioni non riguardano solamente la vita di tutti i giorni di ogni individuo, sono anche un caposaldo e uno dei più importanti momenti nella vita di un manager. Pensiamo al manager di un’importante azienda che produce automobili: egli ogni giorno è chiamato a prendere decisioni lavorative di ogni genere. Ad esempio: quale politica di vendite intraprendere? Quali consumatori scegliere come target della propria produzione di automobili? Quali comportamenti adottare con i propri dipendenti? Possiamo allora distinguere le decisioni individuali assunte in condizioni incerte, in modo quasi totalmente casuale ed automatico, dalle decisioni che vengono prese nei sistemi organizzati, ovvero in ambienti strutturati e ben definiti. È proprio su quest’ ultima fattispecie che ci concentreremo. Con queste premesse, e preso atto di come la decisione influenzi ogni nostra azione, mi risulta ovvio che tutti ci porremmo alcune domande: qual è l’iter del processo decisionale? Quali variabili influenzano le decisioni? Quali problemi possiamo riscontrare durante una decisione? E ancora: il processo decisionale conduce sempre all’ obiettivo che si era prefissato e dal quale è scaturito l’intenzione di intraprendere un percorso di decisione? Se può fallire, quali sono i motivi di tale fallimento? Se analizziamo tutte queste domande, capiremo allora che il processo decisionale è un iter complesso. Con particolare focalizzazione sulla decisione economica, cercherò di fornire una risposta a tutti questi quesiti, che a partire dagli anni cinquanta del secolo scorso sono divenuti un’importante materia di studio di alcuni dei più grandi economisti del 900, e che tutt’ ora vengono ampiamente analizzati.
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