Riassunto analitico
L’accentuarsi della concorrenza globale a cui sono esposte le imprese ha imposto una maggiore attenzione su ogni fonte di vantaggio competitivo. Il contesto economico attuale è caratterizzato da legami strategici tra fornitori e clienti, che possono realmente determinare un punto di forza per le imprese, se sfruttati in modo efficace. In questa ottica, le imprese riducono la loro rilevanza come entità singole, laddove il contesto di operatività assume una dimensione più ampia, configurandosi come rete di imprese. Nel presente lavoro l’attenzione è posta sui rapporti inter-organizzativi tra imprese fornitrici e clienti. La struttura di tale relazione può essere valutata sulla base di fattori quali l’intensità e la durata degli scambi, la comunicazione, la fiducia, il coinvolgimento nella relazione, la cooperazione e l’interdipendenza. La tendenza degli ultimi anni delle imprese è quella di intensificare le relazioni tra imprese per trarre numerosi vantaggi connessi alla maggior affidabilità del servizio e della fornitura, oltre alla possibilità di condividere, all’interno di una relazione interimpresa stabile e duratura, maggiori informazioni di natura strategica, o rendere possibile la collaborazione anche su altri fronti, come lo sviluppo di nuovi prodotti. Il vantaggio competitivo e tavolta la sopravvivenza delle imprese possono essere però minati dall’avverarsi di crisi di vario genere e intensità. Le conseguenze dell’incertezza del mercato e degli eventi critici possono essere attenuate nel caso in cui l’impresa colpita sia coinvolta in una relazione interorganizzativa, che assicurando maggior flessibilità e cooperazione, può funzionare da supporto e contribuire alla capacità di reazione dell’impresa in tempi più brevi. Dopo aver definito il concetto di crisi e descritto i possibili eventi critici, esogeni ed endogeni, che possono determinare situazioni di difficoltà per le imprese e minare il loro vantaggio competitivo, si analizzano le fasi di gestione del rischio che le imprese devono mettere in atto per fronteggiare la criticità. Successivamente si restringe il campo sugli eventi critici scatenati da disastri naturali, nello specifico gli eventi sismici del 2012 che hanno colpito il territorio dell’Emilia-Romagna, e il suo assetto economico e produttivo. La finalità dello studio è analizzare se e come relazioni consolidate e stabili di un’impresa con il suo business network possono supportare l’impresa nella gestione della crisi e ridurne l’impatto. Per rispondere alla domanda di ricerca è stata adottata una indagine qualitativa, basata sullo studio di un caso aziendale appartenente al settore biomedicale situato nel distretto di Mirandola, mediante intervista con questionario semi-strutturato. Il contributo teorico di questo lavoro è quello di colmare un gap conoscitivo tra il tema del crisis management e quello delle relazioni tra imprese. Il contributo manageriale è quello di evidenziare la strategicità delle relazioni interorganizzative e l’importanza di investire per migliorarne la qualità, in termini di maggior stabilità, fiducia e cooperazione.
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