Riassunto analitico
L'email è diventata uno degli strumenti d comunicazione più comuni e diffusi in ambito aziendale. Nel contempo, l'inglese si è affermato come lingua franca nel mondo economico internazionale, facendo sì che la maggior parte delle email scambiate sul posto di lavoro siano scritte in BELF. Nonostante i vantaggi e le implicazioni sociali della comunicazione elettronica siano ben noti, poco si sa riguardo alle caratteristiche speciali dell'inglese utilizzato in rete. Inoltre, la ricerca su BELF nei paesi dove l'inglese è lingua straniera finora si è perlopiù concentrata sulle interazioni tra non madrelingua senza tenere in considerazione il punto di vista dei madrelingua. Il presente lavoro si pone perciò come obiettivo quello di colmare questa mancanza e di fare luce sugli effetti che il mezzo elettronico ha sull'uso dell'inglese commerciale parlato sia da madrelingua che non. A tal fine, vengono analizzati due corpora di email raccolte da una multinazionale e scritte sia da non madrelingua che da madrelingua. Il loro confronto ha rivelato che, nonostante i non-madrelingua tendano a seguire le tradizionali regole di scrittura professionale, il tono generale delle email è dialogico e conciso. Tuttavia, al contrario di quanto normalmente affermato riguardo alla scrittura online, la velocità e l'informalità del mezzo non implicano necessariamente l'uso di uno stile distratto e non curato. Infatti, entrambi i gruppi prestano attenzione a costruire un testo coeso e coerente. Oltre a ciò, si è visto che la mancanza di riferimenti contestuali e i ristretti tempi di comunicazione non costringono gli interlocutori a mettere in secondo piano la cortesia nel formulare le loro richieste. Nonostante siano state riscontrate delle differenze riguardo alla tipologia di strategie utilizzate dai due gruppi, entrambi hanno mostrato un alto livello di consapevolezza dell'importanza di diminuire il grado di esplicitezza per trasmettere il proprio messaggio con successo. È necessario perciò che i professionisti del settore si facciano più consci delle complesse caratteristiche della comunicazione via email se vogliono raggiungere i massimi risultati di efficienza e competenza professionale.
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Abstract
The electronic mail has become the most widespread and commonly used tool for communication in business context. At the same time, English has established itself as a lingua franca in international business contexts, suggesting that the vast majority of e-mails sent and received in the workplace are written in BELF. Although, the benefits and social implications of CMC are widely acknowledged, very little is known about the special characteristics of the English that is used on the net. What is more, BELF research in countries where English is foreign language has so far focused on NNS-NNS interactions, without taking into consideration the point of view of natives. The present study aims at bridging this gap and tries to shed light on the effects that the electronic medium has on the use of English in the business context by both native and non-native speakers. To do so, it analyzes two corpora of authentic e-mails taken from the Italian branch of a multinational company and written in English by both native and non-native speakers. Their comparison revealed that although non-native speakers tend to follow more closely the rules of formal letter writing, the general tone of business e-mails is dialogic and concise. However, in contrast to the generic assumption over CMC, these characteristics of brevity and informality do not motivate the use of a sloppy and careless style. In fact, a part from the different linguistic competence of the writers, both groups pay attention to build a cohesive and coherent text. At the same time, the lack of context cues and the need of communicating rapidly do not motivate the use of a sloppy and careless style do not prevent authors to employ a series of politeness strategies to mitigate their requests. Although there is difference in the preferences between the two groups, both native and non-native speakers are aware of the importance of having a reader-oriented attitude in order to successfully convey their message. Consequently, business practitioners should be made more conscious of the complex characteristics of international business communication, if they want to increase their professional effectiveness and competence.
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