Riassunto analitico
Negli ultimi anni si è iniziato a discutere dell’aumento della partecipazione femminile al lavoro come una delle possibili soluzioni alla crisi economica, soprattutto a seguito della presa di coscienza degli effetti positivi che ne deriverebbero. Questo lavoro nasce dall’ipotesi per cui un’elevata partecipazione femminile al mercato del lavoro sia una condizione necessaria per ogni società che voglia investire sullo sviluppo socio-economico del proprio Paese. Che cosa si può fare per incentivarla? Esiste un filone di pensiero a favore della riforma dell’attuale sistema fiscale per ottenere dei vantaggi occupazionali. Come vedremo, infatti, la tassazione ha un ruolo fondamentale nella decisione individuale circa la partecipazione al mondo del lavoro: nella prima parte di questo scritto, quindi, si motiveranno le basi a sostegno di tale affermazione coinvolgendo assunti teorici propri dell’economia del lavoro e della teoria dell’imposta. Comprendere il comportamento dell’offerta di lavoro, come dimostrerò, è fondamentale quando si formulano proposte che creano incentivi a partecipare alla forza lavoro e, allo stesso tempo, sostengono il reddito. Una volta definite le basi concettuali e la situazione italiana, sarà più interessante analizzare le tre proposte di riforma del sistema fiscale avanzate nel nostro Paese che hanno il preciso intento di rilanciare la partecipazione femminile al lavoro. Ognuna di queste proposte verrà analizzata nel complesso, evidenziandone aspetti positivi e criticità, e, grazie ad una microsimulazione statica, sarà comparata con l’attuale sistema fiscale italiano. Per i confronti faremo riferimento ad alcuni indicatori della distribuzione del peso fiscale quali le aliquote marginali e medie effettive. Infine, nell’ultima parte, mi occuperò di affrontare la microsimulazione comportamentale di un campione di donne utilizzando un modello a scelta discreta. Utilizzando i redditi familiari disponibili ottenuti con la microsimulazione dei redditi sottoposti all’attuale regime fiscale, l’obiettivo di quest’analisi sarà quello di riuscire a stimare i parametri della funzione di utilità individuale e calcolare l’elasticità dell’offerta di lavoro femminile attraverso l’orario atteso di lavoro. Da questi risultati si è in grado di ricostruire il presunto comportamento delle donne, in termini di partecipazione al lavoro, a seguito di un aumento del tasso di salario lordo.
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