Riassunto analitico
L’impatto ambientale dell’industria automobilistica è una questione complessa e piena di sfaccettature. Dall’estrazione e lavorazione delle materie prime alla produzione di veicoli e al loro utilizzo sulle strade, l’industria automobilistica ha un impatto significativo sul pianeta. Ferrari SpA pone notevole attenzione a tale problematica, proponendosi l’obiettivo di raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2030 lungo tutta la sua catena del valore, intervenendo sia sulle emissioni dirette che su quelle indirette di gas serra, e focalizzandosi in particolare sull’energia e i materiali, oltre al proprio percorso di elettrificazione. L’obiettivo del seguente lavoro di tesi, frutto di una collaborazione tra l’LCA Working Group di Unimore e Ferrari SpA, è quello di valutare nel dettaglio l’impatto ambientale dell’assieme testa cilindri del motore Ferrari F154FA, montato sulla vettura SF90 nelle due versioni Stradale e Spider, nel suo intero ciclo di vita. Per eseguire tale analisi è stata utilizzata la metodologia LCA: si è considerato, cioè, l’impatto relativo all’intero ciclo di vita del componente in oggetto. I confini del sistema analizzato comprendono l’approvvigionamento delle materie prime, la produzione, l’assemblaggio, l’uso e il fine vita dei vari componenti impiegati nel processo. Inoltre, sono state valutate le energie, i materiali, gli impianti ausiliari, le emissioni (sia in ambiente indoor che outdoor) e gli scarti coinvolti. Il codice di calcolo utilizzato è stato SimaPro nella versione 9.5.0.1, che si appoggia alla banca dati Ecoinvent v3.9.1. L’interesse principale di Ferrari SpA è, dunque, realizzare un modello di calcolo relativo all’impatto dell’assieme testa cilindri nel suo intero ciclo di vita (con un particolare focus nella valutazione delle emissioni di CO2), per poi poterlo adattare ed utilizzare per calcolare la Carbon Footprint di altri componenti simili montati su di una qualsiasi vettura Ferrari. Ulteriore aggiunta al lavoro è un’analisi di sensibilità finale realizzata in ottica di riduzione della Carbon Footprint, e quindi dell’impatto ambientale: viene valutata, cioè, la possibilità di sostituire l’alluminio primario utilizzato nella fusione della testa cilindri con alluminio avente un elevato tenore di riciclato.
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