Riassunto analitico
Il presente elaborato ha come obiettivo quello di esaminare un disturbo che ad oggi non è ancora stato inserito nei principali Manuali Diagnostici, ossia il Disturbo Non Verbale (“NLD” o “NVLD”). Il NLD è una condizione neuroevolutiva caratterizzata da deficit nell’area dell’elaborazione visuo-spaziale, in associazione a compromissioni delle abilità fino-motorie, di integrazione visuo-motoria e attentive, con ripercussioni sull’acquisizione degli apprendimenti scolastici. Il Disturbo si caratterizza anche per difficoltà nell’interazione sociale, a fronte di competenze verbali relativamente adeguate. Il fulcro del disturbo riguarda, dunque, una caduta nelle componenti non verbali, in particolare nelle abilità visuo-spaziali, che incidono sul piano motorio, emotivo e relazionale del bambino. Nel corso degli ultimi anni, tanti autori si sono interessati allo studio del Disturbo non verbale proponendo una serie di criteri, talvolta ambigui, per la diagnosi; questo è sicuramente uno dei motivi per cui il NLD non è ancora stato inserito nel DSM-5 e nell’ICD-11 . Nonostante ciò, alcuni autori sostengono che sia le evidenze scientifiche, sia le evidenze che provengono dalla pratica clinica siano sufficienti per riconoscere il NLD come un disturbo distinto dagli altri del neurosviluppo già esistenti. A tal proposito, nel maggio del 2017 è stato creato un gruppo di lavoro con lo scopo di includere il Disturbo non verbale nelle successive edizioni dei Manuali diagnostici. Tale gruppo di lavoro si è posto l’obiettivo di individuare una definizione e criteri diagnostici condivisi. Nel secondo capitolo del presente elaborato, invece, l’attenzione è stata posta sui Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e sulle relative condizioni cliniche: la Dislessia, identificata come il disturbo nella lettura, cioè la capacità di decodificare il testo; la Disortografia, ovvero il disturbo nella scrittura, intesa come la capacità di codifica fonografica e di competenza ortografica; la Disgrafia, denominata come il disturbo nella grafia che colpisce la capacità grafo-motoria e la Discalculia, cioè un disturbo nelle capacità numeriche e di calcolo, riferite alle abilità di comprendere e operare con i numeri. Inoltre, è stata dedicata una parte relativa alle similitudini e alle differenze tra il Disturbo dell’apprendimento Non Verbale e i Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Il terzo capitolo è stato dedicato alla realizzazione di una scoping review con lo scopo di indagare l’impatto delle difficoltà visuo-spaziali in bambini e adolescenti con NLD. Le principali fonti per la ricerca sono state ricavate dalla consultazione di alcune delle banche dati, ovvero “PsycInfo”, “Web of Sciences”, “PubMed”. Da tali database sono stati scelti gli articoli impiegando le seguenti parole chiave: "Non-verbal learning disability or NVLD", "spatial working memory", "spatial rapresentation", "treatment", "adolescents", raggiungendo un totale di 7 articoli pertinenti ai fini della revisione sistematica. Infine, nell’ultimo capitolo è stato proposto un progetto per sostenere e potenziare le abilità dei bambini con NLD. Il progetto affronta il tema dell’ingerenza del disturbo sulla quotidianità dei bambini e degli adolescenti ed ha come finalità generale quella di sostenere i soggetti con Disturbo non verbale nell’acquisizione della capacità di raggiungere in maniera autonoma luoghi frequentati abitualmente. Tra gli obiettivi principali del progetto rientrano quello di apprendere e seguire un percorso per raggiungere una meta, promuovere l’autonomia negli spostamenti, aumentare l'autostima e promuovere la socialità.
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