Riassunto analitico
Negli ultimi decenni lo studio delle strutture attraverso sistemi di monitoraggio sta diventando sempre più importante all’interno dell’Ingegneria Civile, ciò è dovuto al fatto che la ricerca ha messo a punto indici di danno sempre più efficaci e in grado di identificare un possibile danneggiamento all’interno delle strutture, per prevenirne il collasso. Questi indici di danno sono basati principalmente sui parametri modali delle strutture e nello specifico cercano di identificare quelle variazioni significative di frequenze proprie, forme modali e smorzamenti che, a livello globale, possano significare la presenza di un danno strutturale. La tesi vuole verificare l’efficienza di parametri di danno basati sulla Distanza di Mahalanobis e di alcuni indici di danno basati sulle frequenze proprie e forme modali. Infine, attraverso l’applicazione a due ponti sono stati descritti vantaggi e criticità nell’utilizzo della Distanza di Mahalanobis e degli altri indici di danno. I parametri modali di un’opera esistente sono ottenuti tramite metodi chiamati Operational Modal Analysis (OMA). Tra questi, la tesi propone i metodi FDD e SSI-COV con i quali, partendo dalle vibrazioni misurate da accelerometri installati sui due ponti, sono state elaborate e identificate frequenze proprie, forme modali e smorzamenti.
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